Spunta un altro centro commerciale

Un centro commerciale nell’ex Madital di Massalengo. Potrebbe essere questo il futuro dell’ex fabbrica di mangimi, attualmente dismessa, e acquistata nel 2009 dall’imprenditore Angelo Zambelli, originario del paese per un milione e 200mila euro. E che, a breve, potrebbe cambiare volto trasformandosi in un una struttura commerciale con supermercato e annessa galleria di negozi, dall’abbigliamento allo sport. Almeno nelle intenzioni. Per ora, di certo, c’è una delibera della giunta guidata da Domenico Papagni con cui si aprono le porte alla trasformazione del sito da industriale e commerciale. Ufficialmente è solo l’espressione di un orientamento alla richiesta presentata dall’imprenditore massalenghino di esprimere un «parere favorevole per la trasformazione da industriale in commerciale dell’area», classificata nel Piano di governo del territorio vigente come industriale. Un primo “sì”, dunque, che faccia da volano all’organizzazione dei successivi adempimenti, dalla presentazione del progetto e alla richiesta di variante urbanistica, necessaria vista la classificazione. Attivo nel settore energetico, Zambelli è il titolare di una società, la Pasturini & Chiesa che ha sede a Lodi, in via Bocconi, ma che si occupa della produzione di tappi per bottiglie di vino in uno stabilimento di Varese, a cui si affianca una società di commercializzazione in Spagna. E che distribuisce nel mondo qualcosa come 50 milioni di tappi. Un’attività che, a differenza delle prime intenzioni manifestate ai tempi dell’acquisto della storica fabbrica del paese, non avrà nulla a che vedere con la trasformazione del polo che si estende per 19mila metri quadrati, di cui 4mila coperti. Secondo le prime indiscrezioni, sul sito, che si affaccia direttamente sulla provinciale 23, la Lodi-Borghetto, potrebbero sorgere qualcosa come 5mila metri quadrati coperti, poco più di quanto attualmente occupato dai capannoni dalla fabbrica ormai dismessa da anni. Una galleria commerciale, quindi, che farebbe da contraltare rispetto ai centri esistenti sull’asta della provinciale 235, andando a servire tutti i comuni che si affacciano sulla 23, da Borghetto a Villanova fino a Massalengo e al capoluogo.

Un progetto su cui non c’è nulla di definitivo e che comunque dovrebbe passare per i tavoli di palazzo San Cristoforo e del Pirellone, ma di cui il sindaco di Massalengo, Domenico Papagni, si dice soddisfatto, soprattutto per il momento difficile per l’economia e l’occupazione. «Sarebbe una storica occasione di rilancio per il paese oltre che una risposta in termini di posti di lavoro, sia maschili che femminili, basti pensare a quante commesse potrebbero trovare un posto fisso - ha detto ieri - : la posizione è poi strategica, dato che sulla provinciale 23 non esiste niente di simile e sappiamo che già gruppi della grande distribuzione hanno manifestato interesse. Da parte nostra c’è sostegno: tutto ciò che fa crescere il paese e dà lavoro, è importante».

© RIPRODUZIONE RISERVATA