Sparò al pusher, 37enne di S. Angelo condannato a 16 anni

Era la sera di Ognissanti del 2015 quando un nordafricano in fin di vita si trascinò fino a un citofono in località Belfuggito di Sant’Angelo Lodigiano per chiedere soccorso. Ora, all’esito delle meticolose indagini dei carabinieri e della procura della Repubblica di Lodi, la vicenda giudiziaria si è chiusa, almeno in primo grado, con la quarta condanna: sedici anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici per F.M., 37 anni, nativo di Sant’Angelo ma che da qualche tempo si era trasferito con la moglie a Senna Lodigiana, ritenuto colui che materialmente sparò allo straniero con una pistola calibro 38, mai ritrovata. Quattro colpi, secondo il pm Nicola De Caria: uno a vuoto, l’altro che colpì la vittima di striscio, e due a segno. Lo straniero, H.N., un marocchino di 33 anni che è stato poi espulso dall’Italia perché irregolare, ha riportato un’invalidità permanente, ma è sopravvissuto. Anche se era stato pure colpito con coltellate alle gambe.

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