Spacciatore ucciso da tre incappucciati

Trafficante di droga ucciso nella sua casa in Spagna: in passato l’uomo aveva affittato un appartamento a Borghetto e qui era stato arresto nel 2013 nell’ambito di una vasta operazione antidroga partita dalla questura di Pistoia.

Ad essere trovato privo di vita dalla Guardia Civil spagnola, nella sua casa di Alicante, è Claudio Lanfranchi, 49enne originario di Ardesio (Bergamo) ma ufficialmente residente a Pavia, separato e padre di un figlio di 28 anni.

Tre persone incappucciate, italiane e con accento napoletano (almeno in base a quanto riferito dalla sua fidanzata, romena, trovata legata e imbavagliata) sono entrate nella sua casa la mattina del 25 gennaio. Pare cercassero la droga, dato che più volte avrebbero urlato “dov’è la cocaina”, e per trovarla hanno tagliato materassi e messo tutto a soqquadro.

Lanfranchi è stato picchiato brutalmente e soffocato. Nel raid sono spariti inoltre tremila euro e alcuni liquori.

Nel 2003 l’uomo era stato condannato a Bergamo per reati legati agli stupefacenti. E nel corso degli anni è stato coinvolto anche in altre inchieste sul traffico di stupefacenti.

Nel 2013 come detto era stato arrestato a Borghetto con l’accusa di aver organizzato l’invio in Italia di grosse quantità di hascisc dall’India nascondendo la droga all’interno di mobili antichi. In Spagna era latitante, dato che la magistratura italiana aveva emesso un ordine di cattura nei suoi confronti. Anche nel Lodigiano quindi l’attività di Claudio Lanfranchi era stata monitorata dall’Arma dei carabinieri, anche se qui non è mai stato indagato per reati legati agli stupefacenti.

Soltanto una volta, circa tre anni fa, i carabinieri del nucleo operativo e della stazione di Borghetto lo avevano controllato in un albergo della provincia, nei pressi di Borghetto. Era in compagnia di due donne spagnole e di un uomo lodigiano, e tutti avevano consumato diverse dosi di sostanze stupefacenti. Oltre a questo però non venne contestato nient’altro e i militari si limitarono a comunicare l’esito del controllo ai comandi dell’Arma che già si occupavano di lui per traffico internazionale di droga.

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