(ore 17) Smaltimento di rifiuti non autorizzati, uso di atti falsi e danneggiamento di acque pubbliche sotterranee. Sono i reati contestati nelle indagini sulla discarica di Cavenago, finita sotto sequestro questa mattina dopo mesi di indagini.Secondo l’accusa nell’impianto gestito da Ecoadda sarebbero stati stoccati rifiuti diversi da quelli previsti e la presenza di sostanze inquinanti avrebbe danneggiato la falda freatica sottostante, dove sono stati rilevati livelli di manganese più alti del limite previsto dalla legge. Infine è stato contestato l’uso di atti falsi per la falsa identificazione dei rifiuti conferiti nell’impianto. Sono tre gli indagati in questo filone di indagine, che si aggiungono ai nove indagati per l’innalzamento della discarica.Le indagini proseguono anche per verificare eventuali responsabilità nei confronti degli organi competenti alle autorizzazioni.
(ore 12) Questa mattina sono scattati i sigilli alla discarica di Cavenago. L’impianto è stato messo sotto sequestro preventivo dal comando provinciale su disposizione della procura di Lodi. Da questo momento quindi non è più possibile né conferire né portare fuori rifiuti di alcuni tipo dalla discarica, salvo quelli per cui l’allontanamento è obbligatorio per questioni ambientali.
Sulle indagini in corso viene mantenuto il massimo riserbo, ma i termini della vicenda saranno spiegati durante una conferenza stampa della procura annunciata per questo pomeriggio.
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