
Arriva da Gallarate a Borghetto e raggira la ricevitoria sottraendole 1050 euro con il sistema della ricarica Postepay non pagata, ma i carabinieri la individuano a colpo sicuro e la denunciano per truffa. Una vera e propria signora della truffa, se è vero che sul suo conto ci sono già una cinquantina di denunce analoghe. È accaduto la settimana scorsa a Borghetto, ma l’episodio è emerso solo in questi giorni anche per una normale ritrosia a parlarne da parte dei gestori del bar ricevitoria, che però ammettono: «Noi troppo buoni a fidarci dei clienti». Nei giorni scorsi una distinta signora si è presentata dunque nel bar ricevitoria di Borghetto e si è diretta subito convinta allo sportello delle giocate e delle ricariche. Una donna ben vestita, sulla cinquantina, dall’aria e i modi signorili. Ha chiesto una ricarica per il proprio telefono da 50 euro, ha comunicato il numero e atteso l’operazione.
Poi ha chiesto una ricarica per la propria carta Postepay di Poste Italiane da mille euro. E mentre dietro il bancone i titolari eseguivano l’operazione, la distinta signora metteva in scena la parte che si era studiata prima: «Non ho qui l’assegno, devo andare in auto a prenderlo, mi perdoni un minuto è parcheggiata qui fuori». I titolari hanno atteso il rientro della donna, e atteso, e ancora atteso. Fino a quando hanno capito che non sarebbe rientrata.
La donna si era sì recata in auto, ma aveva messo in moto e si era diretta di gran carriera verso San Colombano, dove si è fermata al bancomat postale per ritirare i 1000 euro appena caricati. Ai titolari non è restato altro da fare che chiamare i carabinieri.
E i militari di Borghetto non ci hanno messo molto a scoprire l’identità della signora, che era già svelata la mattina seguente: il numero di telefono ricaricato infatti era intestato a una donna di 54 anni di Gallarate, che presentava a suo carico una cinquantina di denunce per truffe e raggiri. Acquisita la fotografia e mostrata ai titolari della ricevitoria, non ci sono stati dubbi nel riconoscerla.
«Noi siamo stati ingenui, ma delle volte sei abituato a dare fiducia ai clienti, hai altri da servire al bar o in ricevitoria, insomma ti fidi - dice il titolare -. Certo poi siamo rimasti mortificati, anche perché al giorno d’oggi mille euro è una cifra che non rifai in pochi giorni. Ora la donna è stata denunciata, vediamo cosa succederà».
Andrea Bagatta
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