Si ustiona mentre prepara il barbecue

Accende il barbecue e finisce in gravi condizionati al centro grandi ustionati di Milano Niguarda.

È successo alle 5 di ieri pomeriggio, nel giardino di un’abitazione di San Martino, al civico 150 di via Vittorio Emanuele II. Un 38enne di origini africane (A. T. le iniziali) era stato invitato per una grigliata in compagnia. Il suo compito era quello di accendere il fuoco, ma qualcosa non è andato per il verso giusto. Secondo la prima ricostruzione, infatti, l’uomo ha utilizzato del materiale, probabilmente del polistirolo, per favorire l’accensione della carbonella. Mai idea fu più sbagliata. Lo straniero non è riuscito a difendersi dalla furia delle fiamme che si sono alzate all’improvviso, hanno fatto esplodere una bottiglia di alcol che era stata appoggiata vicino alla griglia e l’hanno colpito nel 50 per cento del corpo. Le grida di dolore dello sfortunato fuochista si sono udite fin sulla strada.

Sul posto è arrivato subito un mezzo infermieristico di Lodi, inviato dalla centrale operativa del 118 di Lodi e Pavia. A guidare le operazioni di soccorso il medico dell’Areu in servizio. L’uomo è stato trasportato d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore e visitato dal rianimatore di turno. Dopo le prime cure, il paziente è stato trasferito, con l’elisoccorso, al centro grandi ustionati di Milano Niguarda. Il 38enne ora si trova in prognosi riservata e rischia la vita.

Ha riportato, infatti, ustioni di secondo e terzo grado. Ad essere coinvolti sono gli arti superiori, una gamba, la sezione inferiore del torace e una porzione dell’addome. Le parti più delicate del corpo, come il volto e le vie respiratorie sono rimaste illese, ma il rischio più grave, in caso di ustioni così allargate, è quello di un’infezione.

Anche se l’incidente è avvenuto nella corte interna della casa, l’ultima di una serie di abitazioni a schiera, i residenti sono accorsi spaventati. Il 38enne era stato invitato dalla famiglia italiana per quella che avrebbe dovuto essere una felice serata e che, invece, si è trasformata in dramma.

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