Scoppia la Pergola-mania:5mila ingressi ogni sera

«Nessuno si inventa nulla. Se uno ha buone capacità di sintesi, riesce a capire quello che verrà». E Giovanni Samarati, lodigiano “doc”, classe 1955, ha l’occhio lungo. La sua Pergola Dream Village ha fatto centro. In poco meno di due anni, è diventato uno dei punti di riferimento per il tempo libero del Lodigiano. Un complesso di oltre 50mila metri quadrati per circa 30 milioni di euro di valore. Non uno scherzo, dunque. Un maxi investimento sostenuto dalla Banca di Piacenza, arrivato dopo l’acquisto della cascina Pergola, un vecchio insediamento a corte lombarda che ha deciso di trasformare in una cittadella del divertimento. Inaugurato il 26 giugno 2009, oggi accoglie anche 5mila persone a sera, nei fine settimana estivi. E, nonostante le difficoltà del momento economico, ha intenzione di rilanciare. A breve, infatti, tra i viali della Pergola, comparirà anche un centro Spa, con solarium, saune, docce emozionali e abbronzanti.

Un luogo dalla doppia anima: sport e benessere di giorno, divertimento di sera. Per gli associati al country club (la tessera annuale costa 800 euro e dà accesso a tutte le strutture sportive), ci sono una palestra da 450 metri quadrati, una piscina coperta da 25 metri, la piscina estiva, ma anche un campo polivalente per pallacanestro e pallavolo, oltre ad un campo da beach volley, e relativa sabbia, e due campi da calcetto, uno coperto e uno scoperto. Il tutto circondato da un parco con oltre mille alberi ad alto fusto, tra querce, platani, ontani e oltre 100 metri di siepe puntellata di rose. Durante il giorno si alternano sui campi e in palestra, famiglie, ragazzi e giovani; tutti coloro che hanno la passione per lo sport e per il benessere. Dalle 22 la Pergola in poi si trasforma. Oltre i cancelli, ci sono sei locali, dai ristoranti, ai cocktail bar, alle discoteche. È una sorta di format, il suo. «Quello della Pergola nasce dal successo delle gallerie di negozi – spiega il patròn - ; la formula è la stessa: tutto in un unico luogo. Il nostro è un villaggio, una sorta di centro commerciale del divertimento». Si possono assaggiare specialità di pesce allo Yohij, i piatti della cucina provenzale al Le Paradou, al ristorante Morgans si trovano pizze e particolarità messicane. Per il dopo cena, c’è il Grace, un cocktail bar, il Beach bar, una sorta di chiringuito sulla scia della tradizione da spiaggia messicana che si affaccia però sulla piscina e l’Etoile, una discoteca ad ingresso gratuito in cui si chiude il ciclo della serata.

«Siamo in continua crescita e ce lo dicono i risultati – dice Samarati – , ma c’è spazio per crescere ancora. I soci del country club al momento sono un migliaio, ma possiamo arrivare fino a 4mila». Una scommessa vinta quella di Samarati, volto noto delle notti lodigiane, che si è affacciato a 41 anni nel mondo dell’intrattenimento. «Lavoravo con successo nel settore calzature e avevo già un mio brand – racconta - : ho girato per il mondo e ho assorbito la sensibilità di capire quello che può piacere». Al 6 di via Grandi aveva un negozio di scarpe. Nel 1996 ha chiuso tutto e ha aperto il suo primo locale decisamente ispirato alle notti messicane, il Gipsy appunto. Dalla sua creatività, sono nati molti dei locali che ancora scrivono la mappa del divertimento del Lodigiano, ovvero il T-beach, la Suocera e il T-Jean (oggi passati di mano), il Margot e il Mon Amour. La Pergola oggi dà lavoro a 66 persone, ma sono in tanti a bussare alla sua porta ogni settimana. «In larga parte sono giovani che non trovano lavoro – racconta lui - : sono disposti a fare qualsiasi cosa pur di mantenersi».

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