Scoperte due maxi discariche di eternit

A due passi dalla morta dell’Adda, a Cavenago e Corte Palasio

Due maxi discariche di amianto nei campi vicino alla lanca di Soltarico, una in territorio di Cavenago e l’altra a Corte Palasio, a pochi chilometri l’una dall’altra. Nel verde del Parco Adda Sud le guardie ecologiche hanno trovato in pochi giorni i due depositi, lasciati li chissà quando, con lastre di eternit frantumate e in parte interrate, quindi ancora più pericolose per l’ambiente.

Il deposito di dimensioni maggiori è quello di Cavenago. Qui, secondo il Parco, sono stati scaricati almeno due furgoni di materiale pericoloso, probabilmente proveniente da un cantiere: qualcuno ha pensato di evitare così i costi dello smaltimento, facendoli pagare però all’ambiente e alle casse del comune.

Le lastre di amianto sono state trovate la settimana scorsa. La zona interessata è quella della “morta”, nei pressi della località Persia, ai margini di una strada bianca nascosta dalla vegetazione. Le lastre sono frantumate; lunghe circa due metri, larghe uno e mezzo e alte 60 centimetri.

Dopo il ritrovamento, il Parco si è subito attivato sia con il comune che con la proprietà dell’area per capire a chi spettasse l’onere dello smaltimento. Sembra che se ne dovrà occupare l’amministrazione comunale.

Ma non è tutto. Perchè l’otto aprile scorso è stato fatto un altro ritrovamento, solo all’apparenza più piccolo, questa volta in territorio di Corte Palasio, vicino alla località Ca’ del Conte, all’interno, anche qui, della proprietà di un’azienda agricola, a due passi dalla “morta” dell’Adda vicino a una strada vicinale chiusa a un certo punto da una sbarra.

Le lastre in superficie, frantumate, erano poche; ma molte altre erano (e sono tuttora) nascoste sotto terra e per questo, al momento, non è ancora stato possibile stabilirne la quantità precisa. Il Parco Adda Sud ha segnalato il ritrovamento al comune di Corte Palasio con un verbale, e successivamente la polizia locale ha fatto un sopralluogo. «Stiamo valutando chi deve occuparsi dello smaltimento» spiega l’assessore all’ambiente e vicesindaco Mario Maddè. Sembra comunque che il lavoro dovrà essere a carico del privato.

«Purtroppo questi episodi si moltiplicano ad ogni primavera - commenta amaro il presidente del Parco Adda Sud, Silverio Gori -, forse perché proprio in questo periodo vengono fatti i lavori per riparare i problemi ai tetti sorti durante l’inverno per infiltrazioni o altro. Ma non è solo l’amianto che ci preoccupa. Sulle rive del fiume troviamo infatti di tutto: frigoriferi, lavatrici, tv, sacchetti dei rifiuti. Tutte cose che si potrebbero portare nelle piazzole ecologiche di qualsiasi comune senza danneggiare l’ambiente e senza costringere le amministrazioni a sostenere i costi di smaltimento. Il Parco vuole dare un segnale alla gente, dire in modo chiaro che questo non è il comportamento giusto da tenere, facciamo un appello al buon senso delle persone».

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