SANT’ANGELO Spaccio lungo la via dei Boschi: «Scene sospette a qualsiasi ora»

Ciclisti e amanti delle passeggiate spesso assistono alla vendita di droga

Camminare da soli sentendosi però osservati. Così raccontano le proprie sensazioni alcuni santangiolini che transitano a piedi o in bicicletta quasi quotidianamente su via dei Boschi. Con loro però spesso non c’è alcun conoscente. Ma, a distanza, qualcuno lo percepiscono. Perché tra prati verdi e ora rigogliosi, boschi e radure il mercato dello spaccio non è mai fermo. E così è impossibile spesso non notare movimenti sospetti, auto che arrivano a gran velocità per poi arrestarsi per pochi secondi e ripartire verso la città o Graffignana e i colli banini.

Accade a ogni ora del giorno, che sia mattino, pomeriggio o sera. Che le terre di confine siano ormai da decenni campo florido per la compravendita di droghe di vario genere è noto, con decine di operazioni effettuate dai carabinieri sia della Compagnia di Lodi sia di San Donato e Pavia con l’ausilio di unità cinofile impegnate nello scandagliare palmo a palmo i sentieri tracciati non da amanti della natura ma degli spacciatori alla ricerca di un nascondiglio. Ora, che le giornate si sono allungate e le temperature sono più miti, il numero di persone che in bicicletta o a piedi passa lungo via dei Boschi è aumentato. E, di conseguenza, anche gli avvistamenti sono ripresi. «Io tiro dritto, di certo non sto a guardare cosa succede, prima che qualcuno si metta a seguirmi - racconta un pensionato santangiolino -. Anche perché tutti sappiamo che cosa succede in alcune zone tra Sant’Angelo, Graffignana e San Colombano». Non una, ma numerose le testimonianze quindi di camminatori, podisti e ciclisti che non possono far a meno di notare come lo spaccio non conosca ore, festivi e feriali. A inizio anno proprio un pattugliamento che aveva visto coinvolto i cinofili di Casatenovo aveva portato alla scoperta di numerosi giacigli utilizzati dagli spacciatori per suddividere in dosi gli stupefacenti da vendere poi agli assuntori tra boschi e campi sterminati dove non solo si mantiene quindi la biodiversità ma anche il mercato della droga.

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