
Intorno alle 18 di ieri una pattuglia della polizia locale lo ha notato in via Battisti, in mezzo al traffico con un carretto. Lo ha portato a bordo strada, perché rischiava di finire contro le auto, poi lui si è allontanato e si è gettato dal vicino ponte nel Lambro. Ha nuotato per alcune decine di metri nelle acque gelide, trasportato dalla corrente. Poi è risalito sulla sponda sinistra in mezzo alla vegetazione.
I carabinieri della stazione barasina e la stessa polizia locale lo hanno raggiunto. Ma quando si avvicinavano, lui minacciava di gettarsi di nuovo nel fiume. Poi ha trovato una via di fuga ed è salito sul terrazzo di un’abitazione privata. Alla fine però è stato bloccato e portato prima in caserma e poi all’ospedale di Codogno. Era al vaglio la possibilità di sottoporlo a un tso (trattamento sanitario obbligatorio).
«Purtroppo basta una persona così per creare subbuglio una città e mettere a rischio la sicurezza delle persone - dice il sindaco di Sant’Angelo Domenico Crespi, esasperato da questa situazione -. C’è troppo garantismo, e noi sindaci non abbiamo nessun potere o possibilità di intervento. Ora questa persona è pure tornata alla Musellina e ha fatto richiesta di allacciare la corrente elettrica».
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