
Aumentano le aliquote per la prima e la seconda casa, mentre rimane invariata quella per le attività produttive. È pronto il “pacchetto Imu” del Comune di Sant’Angelo, nel quale sono definite le aliquote per il pagamento della seconda rata (il saldo, da versare entro metà dicembre) dell’Imposta municipale unica. Il documento sarà presentato questa sera alla commissione finanze del Comune, per approdare poi tra venerdì e lunedì in consiglio comunale.
Il principale provvedimento riguarda l’aliquota per la prima casa, fissata allo 0,4 per cento in occasione della prima rata (metà giugno) e che ora dovrebbe aumentare. Si parla di arrivare fino allo 0,5 per cento, ma per il momento dal Comune non arrivano conferme ufficiali e dunque la certezza si avrà solo questa sera in commissione. L’indicazione, tuttavia, appare molto attendibile. Ieri il sindaco Domenico Crespi, che da pochi giorni ha assunto anche la delega al bilancio, si è limitato a dire che «la giunta e gli uffici comunali faranno di tutto per evitare un aumento eccessivo, considerando però anche le esigenze di bilancio del Comune». Sulla prima casa, inoltre, saranno introdotte una serie di agevolazioni per le fasce deboli.
Salirà invece in misura più consistente l’aliquota per la seconda casa. Qualche comune del territorio si è spinto fino all’1,3 per cento; nel caso di Sant’Angelo non ci sono ancora numeri certi e Crespi si trincera dietro un laconico «stiamo valutando in queste ore». Una “stangata” sulle seconde case è però nell’aria.
Non verrà invece modificata l’aliquota per laboratori artigianali, magazzini, negozi, alberghi e terreni agricoli, che rimarrà ferma allo 0,76 per cento. «Avevo dato la mia parola alle organizzazioni artigianali e confermo quanto promesso - ha detto Crespi -, se vogliamo far girare l’economia non dobbiamo penalizzare le attività produttive». La scelta della giunta di Sant’Angelo va in controtendenza rispetto a quanto fatto da diversi altri comuni del Lodigiano, che hanno alzato l’aliquota per le attività produttive, alcuni anche in maniera significativa.
La giunta Crespi ritoccherà infine l’aliquota per i locali delle banche, che dovrebbe aumentare anche se non supererà (secondo le previsioni) l’1,1 per cento. Il gettito complessivo dell’Imu che nel 2012 entrerà nelle casse del Comune di Sant’Angelo si dovrebbe attestare sui 3,2 milioni di euro. Il 2013 potrebbe poi portare una rivoluzione della fiscalità per i santangiolini, perché è allo studio a Palazzo Delmati l’introduzione della Tares (tassa rifiuti e servizi).
Gli uffici comunali sono già in possesso delle stime della Tares, che dovrebbe permettere di colmare le uscite extra collegate alla raccolta rifiuti a seguito del caso giudiziario del 2009. Sul tema verranno programmati incontri con le categorie produttive per illustrare le novità.
Lorenzo Rinaldi
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