Sant’Angelo: «Giovanna è morta per annegamento»

Prime indicazioni dall’autopsia sulla ristoratrice ritrovata nel Lambro dopo aver passato due giornate nel mirino dei social network

Dalle prime indicazioni dell’autopsia eseguita oggi alle 12.30 presso il Dipartimento di medicina legale di Pavia dal dottor Giacomo Belli e dal tossicologo Luca Morini, la più probabile causa della morte di Giovanna Pedretti potrebbe essere stata l’annegamento. Sono state rilevate ferite superficiali a una gamba, alle braccia e anche sul collo, potenzialmente inferte con una lametta, repertata dagli investigatori durante i primi rilievi. Entro domani la Procura di Lodi dovrebbe poter disporre la restituzione del corpo ai familiari per l’estremo saluto. La 59enne ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano era stata individuata nel fiume Lambro nei pressi del ponte di Maiano nella tarda mattinata di domenica scorsa, dopo che il marito ne aveva segnalato la scomparsa. Giovedì e venerdì era finita con parole di elogio su tutti i social network per aver stigmatizzato una recensione omofoba alla pizzeria di famiglia Le Vignole, sabato era finita nell’occhio del ciclone di centinaia di commenti con insulti e frasi d’odio per l’ipotesi che quella recensione fosse falsa e che lei se ne fosse approfittata a fini pubblicitari. Ma, sentita al riguardo dai carabinieri sabato pomeriggio, come testimone per risalire all’autore dei contenuti discriminatori che lei stessa aveva pubblicamente condannato, aveva escluso di essersi accorta di aver rilanciato un “fake” e men che meno di averlo fatto per secondi fini.

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