Sant’Angelo, estorsione e botte tra rom: sei denunciati a piede libero

Dalle indagini dei carabinieri è emerso che dietro un pestaggio ci sarebbe stata una richiesta di denaro per poter «continuare ad abitare» nella stessa zona degli aggressori

Avevano aggredito un connazionale alla fine di ottobre, per sei persone di etnia rom, di cui alcuni occupanti di Cascina Belfuggito, scatta il deferimento per estorsione e lesioni personali gravi. I fatti risalgono al 29 ottobre quando nel primo pomeriggio un 44enne residente in città con la moglie 29enne è stato avvicinato in via Statuto dalle sei persone, di età compresa tra i 18 e i 45 anni di casa come detto tra Belfuggito, Chignolo Po e Villanterio, ricevendo una richiesta estorsiva per «avere il permesso» di continuare a vivere a Sant’Angelo. Il 44enne, dopo essersi rifiutato, è stato così aggredito dal branco rimediando una deformità degli zigomi e del naso e edema all’occhio e finendo così in ospedale. Ricevuta la denuncia, i carabinieri della stazione locale hanno fatto partire le indagini risalendo nel giro di pochi giorni all’identità dei sei, tutti pregiudicati.

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