Sant’Angelo, un appello ai parenti degli alcolisti: «Venite a farvi aiutare»

Anche famigliari e amici dei bevitori problematici hanno bisogno di sostegno: per loro una “stanza” dedicata

Appello alle famiglie e agli amici di persone che hanno problemi di alcol: «Venite nel nostro gruppo di Sant’Angelo, a farvi aiutare». A parlare è Stefania, una delle donne che frequentano l’incontro, tutti i mercoledì alle 21, all’oratorio femminile di via don Savarè 22. «Vogliamo aiutare il numero più alto possibile di persone perché non ci conoscono - dice Stefania -, eppure abbiamo tanto bisogno di aiuto, anche noi famigliari e amici dei pazienti». Lo stesso giorno, alla stessa ora, mentre gli alcolisti anonimi si trovano in una stanza, i famigliari, anche i figli, si trovano in quella di fianco. Il gruppo si chiama Al-Anon.

«Il principio - spiega la donna - è quello del mutuo aiuto. Ci sono persone di tute le religioni ed estrazioni, ci riuniamo per darci forza e coraggio, per capire cos’è questa malattia, perché anche noi arriviamo che sappiamo poco e nulla, sappiamo solo che ci porta a essere distrutti psicologicamente e fisicamente. Ritroviamo, nelle nostre stanze, invece, attraverso la condivisione, la nostra essenza: siamo talmente presi dal controllare l’alcolista che ci distruggiamo, non riusciamo più a capire chi siamo, cosa vogliamo, dove stiamo andando. Dobbiamo riprenderci, siamo travolti dai problemi finanziari e dalle difficoltà dei figli».

Famigliari e amici ne escono devastati, ma «piano piano - annota Stefania - capiamo che grazie al gruppo di auto mutuo aiuto, otteniamo benefici e stiamo meglio. Parliamo la stessa lingua e quindi ci capiamo. Molti di noi si vergognano di quello che fa l’alcolista, ci chiudiamo in noi stessi, ma quando arriviamo nella stanza percepiamo che c’è chi ci capisce». Molti incominciano a parlare dopo diversi incontri. «Ci vuole tanta pazienza - ammette Stefania -. Si può venire insieme con i bevitori problematici. Loro si trovano nel gruppo di fianco, lo stesso giorno e la stessa ora. Accogliamo anche i figli dei pazienti: esistono gruppi a parte per i ragazzi, ma da noi non ci sono. I miei figli sono nati nell’alcolismo, non sapevano cosa fosse vivere in una famiglia normale. L’alcolismo porta la famiglia allo sfacelo, ma da qualche parte dobbiamo incominciare per recuperarci e il gruppo è fondamentale». Nel territorio esiste anche un gruppo a San Donato, in piazza Pio XII, che si ritrova il lunedì, alle 21. I pazienti o i famigliari, possono chiamare il numero verde 800 087 897. Chi telefona viene messo in contatto con il gruppo preferito. 

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