SAN MARTINO Un “gratta e vinci” da 300mila euro venduto nell’edicola del Bennet

A Carnevale nello stesso punto vendita una pensionata aveva vinto mezzo milione, sempre con il “Miliardario” da 5 euro

Il Miliardario fortunato torna a colpire nell’edicola-tabaccheria della Bennet di San Martino in Strada. A un mese e mezzo dal mezzo milione di euro vinto da un’anziana cliente abitudinaria, il 5 aprile il Gratta&Vinci da 5 euro ha portato nelle tasche di un fortunato vincitore altri 300mila euro. Questa volta però la sorpresa è stata doppia: in primis ovviamente per il vincitore, che vede la sua vita stravolta positivamente. Ma anche per i titolari dell’attività storica della galleria commerciale. Perché anche Sandro Alfieri e Rossella Camisa non sapevano nulla della maxi vincita. La scoperta, casualmente, durante il controllo sul portale di Lottomatica delle vincite pari o superiori ai mille euro degli ultimi due mesi. «Sappiamo che la vincita è avvenuta il 5 aprile – spiega Alfieri -. Poi null’altro. Ho anche cercato di avere qualche informazione in più contattando Lottomatica ma non ci hanno saputo dare altri elementi».

La vincita ovviamente non è ancora stata pagata, a febbraio per i 500mila euro ci vollero un paio di settimane, con il fortunato che però potrebbe essersi già recato a uno sportello di Banca Intesa per incassare. «Quale miglior modo per festeggiare la Pasqua – prosegue Alfieri -. Non sappiamo proprio nulla del vincitore, potrebbe aver scoperto qui di aver pescato il Gratta&Vinci fortunato, decidendo però di non dirlo, o aver “grattato” a casa. La curiosità però per me è che la volta precedente è avvenuto sotto un’altra festività, quella di Carnevale, mentre ora a Pasqua». Ma anche che sia sempre il Miliardario ad aver regalato centinaia di migliaia di euro è un altro fatto casuale. «Siamo contentissimi – conclude Alfieri affiancato dalla moglie Rossella -. È proprio il bello di questo lavoro, vedere la felicità delle persone o, come in questo caso, immaginare la contentezza scoperta la vittoria. Perché molto spesso con questi soldi vinti si vanno a sistemare molte situazioni, magari qualche difficoltà e quindi oltre alla commozione loro c’è anche la nostra».

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