San Colombano, scatta il sequestro per il canile clandestino

Carabinieri e Ats valutano l’ipotesi di reato di maltrattamenti su trenta animali custoditi da un calabrese

Una trentina di cani, soprattutto di razza, detenuti in condizioni «non compatibili con il benessere animale», senza che risulti alcuna autorizzazione a esercitare attività di allevamento o di pensione, con la zona dei box degli animali posta sotto sequestro. Il Gruppo Forestale dei carabinieri di Lodi e i militari della stazione di San Colombano al Lambro sono stati impegnati ieri tutto il giorno, con il supporto dei veterinari dell’Ats Città Metropolitana, per chiarire i contorni dell’attività svolta in via Dalcerri-Tosi in località Campagna di San Colombano. Responsabile dei cani è un uomo di origini calabresi. Nei suoi confronti è pronta una denuncia per la detenzione di animali «in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze».

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