SAN COLOMBANO Piero “delle Acli” è morto a 77 anni: un uomo sempre pronto ad aiutare

Lunghi rappresentava un riferimento soprattutto per i pensionati, oggi l’ultimo saluto

Oggi l’ultimo saluto di San Colombano e Borghetto a “Piero delle Acli”. Piero Lunghi, 77 anni, si è spento nell’ospedale Maggiore di Lodi mercoledì nel primo pomeriggio, dopo aver lottato per più di un mese contro il Covid e altre patologie. Era ricoverato da Natale. I funerali si svolgono oggi alle 15 in chiesa parrocchiale, dove la salma arriverà in tarda mattinata. La notizia si è sparsa in San Colombano e in Borghetto a partire dal pomeriggio di mercoledì suscitando un’ondata di commozione e affetto spontaneo.

Giovane promessa del calcio con trascorsi nelle giovanili dell’Inter, aveva calcato poi i campi della provincia, a Livraga in particolare, prima di far ritorno alla allora Sancolombanese. A lungo pendolare a Milano, la svolta arrivò verso la fine degli anni Ottanta, quando fu chiamato a gestire il bar delle Acli nella piazzetta dei Caduti. Sotto la sua gestione, divenne luogo di ritrovo per tantissimi giovani e anziani, che insieme trovavano un clima familiare, semplice e genuino, come era lo stesso Piero. I “suoi” ragazzi delle Acli hanno centinaia di ricordi legati a quegli anni, dal calcio alle cene, alle feste. Terminata l’esperienza del bar, Piero ha mantenuto comunque attivo il circolo di fianco alla chiesa San Francesco, con un tavolo da biliardo e un gruppo di anziani sempre pronto a giocare.

Piero è stato anche un supporto indispensabile per tantissimi banini, e poi anche per i borghettini: era lui che raccoglieva tutta la documentazione per la dichiarazione dei redditi, per le certificazioni Isee, per la domanda di pensione, sempre disponibile, soprattutto con gli anziani. Con una schiettezza che lo rendeva burbero alla prima conoscenza, quasi rude col suo vocione con cui anche in piazza si faceva riconoscere nelle discussioni più accese, Piero Lunghi era invece di una straordinaria disponibilità, ed era sempre sorridente. Lascia un grande vuoto nella comunità banina, e nell’amata famiglia, la moglie Silvana, i figli Simona e Marco.

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