San Colombano, un 75enne ha rischiato la vita per la legionella

Salvato all’ospedale di Vizzolo ma non si capisce come abbia preso la polmonite che in un caso su otto uccide

Febbre alta nonostante i farmaci e difficoltà a respirare, un 75enne di San Colombano al Lambro va pronto soccorso dell’ospedale di Vizzolo Predabissi e viene ricoverato con la diagnosi di polmonite da legionella. Dopo 10 giorni di ospedale, l’uomo ora è a casa. Ats Metropolitana ha avviato una ricognizione per capire dove sia stata presa l’infezione, ma al momento è praticamente impossibile definirlo. L’uomo aveva cominciato ad accusare malessere e febbre fin da sabato 25 novembre. La guardia medica di Sant’Angelo lo aveva rispedito a casa per curarsi con farmaci antipiretici, però, l’uomo non solo non ha notato miglioramenti, ma anzi ha accusato un netto peggioramento il giorno successivo. Così, su suggerimento di un medico conoscente, si è recato al pronto soccorso d Vizzolo Predabissi, dove le sue condizioni hanno suggerito il ricovero. Diagnosticata la polmonite da legionella, dopo dieci giorni a letto con ossigeno e potentissimi antibiotici, ora è a casa e sta meglio. Ma non si è ancora capito dove abbia preso la malattia, mortale in un caso su otto. Il germe si forma nell’acqua calda, in tubi vecchi, nei condizionatori. Ma a casa sua l’Ats non ne ha trovato traccia. Non è contagiosa da uomo a uomo ma colonizza gli ambienti. Approfondimento in https://www.epicentro.iss.it/legionellosi/

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