S. Angelo, la piscina esterna resta chiusa

Il sindaco ha firmato il provvedimento, in attesa di decidere

come intervenire. Per l’estate disponibili la struttura coperta,

il giardino-solarium e il bar. Non mancano però le proteste

La conferma ufficiale è arrivata ieri: le vasche esterne (grande e piccola) della piscina comunale di Sant’Angelo rimarranno chiuse a causa dello stato di pesante ammaloramento dell’impianto idrico. Per tutta l’estate rimarrà invece aperta la struttura coperta, inoltre verranno aperti il giardino, l’area solarium, i campi da beach volley e il bar e verranno stabilite tariffe calmierate (in questi giorni all’esame del Comune). La chiusura delle vasche esterne (tra cui quella da 50 metri) rappresenta però un “fulmine a ciel sereno” e infatti non mancano le prime proteste da parte degli utenti.

Il primo passo, ufficialmente, ieri lo ha fatto il sindaco Domenico Crespi, annunciando di aver firmato l’autorizzazione alla chiusura dell’impianto esterno «al fine di una sua messa in sicurezza». Il primo cittadino ha parlato «di uno stato di ammaloramento delle tubazioni e dei filtri che ha costretto a svuotare la vasca più grande». È stata però Giuditta Pandini, responsabile della Nuotatori Milanesi (la società che da anni ha in gestione l’impianto natatorio comunale santangiolino) a fare il punto della situazione.

«La piscina esterna ha circa 40 anni - ha affermato - e dunque risente del tempo. Anche quest’anno avevamo ripulito e riempito con duemila litri d’acqua la vasca esterna da 50 metri. Una volta riempita, ci siamo però accorti con era scoppiato un tubo di mandata, che ha una portata significativa. Abbiamo allora contattato l’azienda di manutenzione, che è intervenuta, segnalando però la presenza di un’altra falla nella tubazione. A quel punto è apparso chiaro che non si poteva rischiare di aprire le vasche esterne, ben sapendo che da un momento all’altro si sarebbero potute verificare nuove pesanti rotture. Così la vasca grande è stata svuotata e, insieme al Comune, si è deciso di non aprirla. Rimarrà chiusa anche la vasca piccola, perché le condutture sono comuni».

L’intervento di sistemazione costerebbe oltre 200mila euro. Una cifra elevata, che ha portato il Comune e la Nuotatori Milanesi a prendere una pausa di riflessione, per verificare cosa fare in futuro. Il rischio sarebbe infatti quello di una “corsa contro il tempo” per tamponare ogni rottura, con un esborso elevato e una situazione precaria. Per contro, il progetto di una riqualificazione complessiva delle vasche esterne avrebbe costi molto elevati (stime non ufficiali parlano di un milione e mezzo di euro). Per il Comune di Sant’Angelo (proprietario dell’impianto) e per la Nuotatori Milanesi insomma si tratta di una bella “gatta da pelare”.

Lorenzo Rinaldi

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