S. Angelo, “fumata grigia” per la piscina

“Fumata grigia” per la piscina scoperta di Sant’Angelo. L’incontro andato in scena martedì sera tra i rappresentanti dell’amministrazione comunale e quelli della società Nuotatori Milanesi non ha portato a una decisione definitiva sulla riapertura dell’impianto. Ma a breve, nell’arco di una settimana circa, le parti torneranno a sedersi attorno a un tavolo, perché il tempo stringe e se si vuole riaprire l’impianto la prossima estate occorre iniziare i lavori.

Bocche cucite, ieri mattina, sui contenuti dell’incontro. Anche se qualche elemento è comunque emerso. In sintesi, il problema principale è quello dei costi. Rifare completamente l’impianto esterno costerebbe circa 800mila euro. Una cifra che ad oggi difficilmente il Comune, proprietario dell’impianto, può mettere sul piatto. Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di spalmare l’intervento su più anni. Il primo passo sarebbe quello di mettere mano agli impianti sotterranei e alle tubazioni, riuscendo così a riaprire la vecchia piscina.

Si tratta però soltanto di ipotesi, che devono ancora trovare il conforto dei tecnici. Impossibile ad oggi indicare con certezza se il prossimo luglio l’impianto scoperto potrà riaprire. Dalla Nuotatori Milanesi non trapela nulla. Si è lasciato andare invece a qualche dichiarazione il sindaco Domenico Crespi, che tuttavia ha usato la diplomazia, senza offrire risposte certe. «L’incontro con la Nuotatori Milanesi è stato di carattere tecnico - ha detto ieri - ribadisco però che per noi l’intervento è prioritario. I nodi sono due, uno di carattere economico, uno legato alla tempistica. La settimana prossima ci rivedremo: per noi è importante riaprire l’impianto, ma in sicurezza».

Martedì la delegazione comunale era composta da Crespi, dal vicesindaco Aldo Cafiso e dall’assessore Gianni Sgualdi. Per la Nuotatori Milanesi erano presenti invece Roberto Del Bianco e Giuditta Pandini. Il tema delle risorse, con tutta probabilità, influenzerà le scelte che verranno adottate nei prossimi giorni. «Accelereremo l’approvazione del bilancio consuntivo 2013 per verificare l’entità dell’avanzo. Al 99 per cento tuttavia le risorse saranno vincolate e dunque non potremo usarle per la piscina», ha detto Crespi. Fonti comunali indicano che la parte libera dell’avanzo di bilancio 2013 sarà di qualche migliaia di euro e dunque inutile.

Nell’estate del 2013, a pochi giorni dalla prevista riapertura dell’impianto, il Comune aveva confermato danni alle tubazioni tali da obbligare a tenere chiusa la struttura. Da allora sono passati mesi, senza che sia stato definito in maniera certa come procedere.

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