Ronde dopo i furti in casa

La gente di San Colombano discute di sicurezza e si prepara ad effettuate ronde volontarie, ma intanto i ladri non si fermano. Si è tenuta sabato mattina in Cantinone del Castello l’assemblea convocata dalle liste di opposizione consigliare per discutere di sicurezza e altri problemi, ma intanto anche la sera prima un’abitazione era stata visitata dai soliti ignoti.

Il nuovo furto è avvenuto in via Faccini venerdì tra le 17 e le 19. I ladri si sarebbero introdotti in un cortile aperto di via Garibaldi e quindi, attraverso gli orti e scavalcando una recinzione si sarebbero presentati nell’abitazione che dà su via Faccini. I proprietari non erano in casa al momento del furto. Niente di nuovo, dunque, l’ennesimo colpo di questo autunno banino segnato dai furti in casa, più di 20 in due mesi, quasi tre la settimana.

Proprio per questo crescente allarme le liste di opposizione hanno convocato un’assemblea pubblica, sabato mattina. Meno di 50 persone in sala, nonostante il tema. Vivace però la partecipazione al dibattito.

«Mi hanno già rubato due volte in casa, una alla sera e una di pomeriggio: non posso più uscire di casa - ha detto una signora -. Bisogna fare qualcosa». Su che cosa, alla fine hanno concordato praticamente tutti. «Prima di ogni altra cosa ci vogliono più pattugliamenti nel tardo pomeriggio, e anche in zone periferiche», le ha fatto eco un’altra signora. «E poi, anche i cittadini devono farsi sentire - ha continuato un altro signore -. Ciascuno si fa gli affari propri e si disinteressa degli altri, invece dovrebbero segnalare ogni movimento anomalo. Se in ogni rione due persone girassero per segnalare i sospetti sarebbe un bel presidio».

C’è chi si è lamentato delle forze dell’ordine e invece chi le ha difese, rammentando che comunque 7 carabinieri e 4 vigili non sono pochi per 7 mila 500 abitanti. «Una volta ho visto un sospetto all’inizio della via e ho chiamato i carabinieri, ma la risposta è stata che non potevano uscire a controllare chiunque», si è lamentata una signora. «I carabinieri sono in giro e si danno da fare, ma mentre loro sono in una zona del paese, i ladri vanno in un’altra e così via».

A tirare le somme delle proposte, delle lamentele e delle ipotesi è stato Pasqualino Belloni, capogruppo d’opposizione. «Ci vuole un’azione di sicurezza coordinata: una miglior organizzazione dei pattugliamenti, facendo uscire anche la polizia locale e coordinandola con i carabinieri, l’installazione veloce di telecamere per alcune aree sensibili e anche l’istituzione di un corpo volontario, magari insieme al gruppo di protezione civile, che faccia delle ronde in paese per la segnalazione di episodi o persone sospette - ha riassunto Pasqualino Belloni -. Deve essere il Comune a promuoverlo, e a quel punto sarò tra i primi a scendere per strada. Tutte queste iniziative non resteranno solo belle parole, ma chiederemo al consiglio comunale di trasformarle in atti concreti».

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