Progetto «anziani al Napoleon» ma non è un’idea del Comune

Tavazzano, spunta un questionario in paese su un’ipotesi di residenza per autosufficienti

Un indagine conoscitiva per valutare l’interesse degli anziani rispetto a una «soluzione, all’interno dell’Hotel Napoleon, dedicata a ospitare persone oltre i 70 anni e autosufficienti». È spuntato in questi giorni in rete a Tavazzano un primo questionario per capire il gradimento di un’operazione del genere. Il progetto, allo stadio embrionale, è del tutto privato. «Il Comune non c’entra nulla, il nostro progetto “casa dell’anziano” è tutt’altra cosa», specifica l’assessore al Sociale Anna Pizzini. L’indagine conoscitiva che ha preso a circolare in questi giorni, su un volantino anonimo, riporta però nel dettaglio l’idea progettuale da mettere in atto all’Hotel Napoleon, l’ex casa dei profughi. Camere con bagno da affidare ad anziani over 70 autosufficienti per vivere come a casa propria, ma con il vantaggio di una serie di servizi di comunità offerti direttamente in struttura, sia di carattere socio-sanitario (assistenza, accompagnamento visite specialistiche, visite mediche interne) sia di carattere ludico-ricreativo (giardino e orto, gioco bocce, sala relax con Tv in comune) sia ancora di servizio (parrucchiere, cucina, piccola palestra). Al momento il progetto è in fase iniziale, e l’indagine si limita a registrare l’eventuale interesse, senza però specificare costi e dettagli. Del resto, al momento dello svuotamento dell’Hotel Napoleon dai profughi perché scaduto il contratto con la cooperativa, lo stesso sindaco Francesco Morosini si era spinto a dire che nel futuro dell’hotel ci poteva essere l’ambito socio-assistenziale con target la popolazione anziana.

E tuttavia, nel progetto il Comune non c’entra nulla, come rimarca l’assessore Pizzini: «Di questa iniziativa conosco quello che conoscono tutti i cittadini, niente di più, perché l’iniziativa è privata. Se poi ci siano stati contatti informali con qualche esponente dell’amministrazione, non saprei. Non con l’assessorato competente. Noi siamo invece proiettati a definire il progetto di casa dell’anziano come prospettato dall’Asp del Basso Lodigiano, cioè una valorizzazione dei mini-alloggi comunali destinati, in relazione anche ai servizi del centro diurno. Questo sarà un progetto interamente pubblico, mirato a offrire nuovi servizi integrati alla popolazione».

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