«Primo intervento ancora a singhiozzo»

«L’estate è ormai terminata, ma il punto di primo intervento dell’ospedale Delmati funziona ancora a singhiozzo e il timore che si voglia chiuderlo definitivamente rimane alto». L’ex sindaco di Sant’Angelo Giuseppe Carlin, uno degli esponenti di spicco dell’associazione Sviluppo Santangiolino, è un fiume in piena. Ha atteso alcuni giorni dall’inizio ufficiale dell’autunno e poi ha deciso di tornare all’attacco. Il problema è sempre lo stesso: il punto di primo intervento dell’ospedale Delmati di Sant’Angelo funziona a orari ridotti ormai dallo scorso 15 luglio (ironia della sorte, tradizionale giorno di festa a Sant’Angelo) e non si sa quando - e se - verranno ripristinati gli orari normali, in vigore fino allo scorso 14 luglio.

La polemica era scoppiata nel cuore dell’estate, quando Carlin e la sua associazione avevano lanciato l’allarme. Dall’Azienda ospedaliera la riduzione di orario era stata spiegata come un provvedimento di carattere estivo. Dal 15 luglio il punto di primo intervento è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16. Nelle altre fasce orarie e il sabato e la domenica i pazienti devono rivolgersi al pronto soccorso di Lodi. Il tutto scritto nero su bianco su fogli affissi all’ingresso dell’ospedale barasino.

«Proprio non ci siamo - dice Carlin - l’estate è terminata e nulla è cambiato. I cittadini però non vogliono essere presi in giro, né dall'Azienda ospedaliera, né dagli amministratori della loro città. La questione è chiarissima: o il punto di primo intervento di Sant’Angelo non serve a niente e allora i vertici dell’Azienda ospedaliera abbiano il coraggio di chiuderlo mettendoci la faccia davanti ai santangiolini, oppure se viene considerato utile deve funzionare come una volta, sette giorni su sette e con fasce orarie regolari e non ridotte. Purtroppo ad oggi rimane una situazione di grande incertezza, con i cittadini che devono adeguarsi ai nuovi orari». E in effetti non mancano i pazienti del circondario che si recano al punto di primo intervento, salvo scoprire una volta arrivati sul posto che il servizio non è disponibile a tutte le ore e tutti i giorni della settimana. Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Giuseppe Rossi, cerca di smorzare i toni e prova a ragionare: «Siamo ancora valutando i dati sugli accessi al primo intervento nel corso dell’estate - spiega -, al momento posso però assicurare che non ci risultano criticità per effetto dell’introduzione dei nuovi orari. Siamo comunque disponibili a qualsiasi tipo di confronto».

Cosa succederà nei prossimi mesi? Il timore di Sviluppo Santangiolino, ma anche di alcuni santangiolini, è che il punto di primo intervento venga chiuso. Per il momento Carlin annuncia la volontà di coinvolgere il territorio di riferimento dell’ospedale. «Attraverso diversi gruppi consiliari, vorremmo proporre una mozione sul primo intervento nel consiglio comunale di Sant’Angelo e nei consigli comunali dei paesi vicini. A questo punto una domanda sorge spontanea: i sindaci dei comuni che gravitano sull’ospedale Delmati si sono accorti di quanto sta succedendo?».

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