Pizzocolo e la vittima faccia a faccia

Il procuratore di Lodi Vincenzo Russo ha chiesto al gip l’ incidente probatorio per Andrea Pizzocolo: un faccia a faccia con Oana Gabriela C., la 19enne romena che ha denunciato di essere stata abbordata nella zona di viale Certosa a Milano, quindi, dopo una discussione sulla “prestazione”, immobilizzata con fascette, chiusa per ore nel bagagliaio dell’auto del 41enne, percossa e infine scaricata, nuda e dolorante, in un campo di San Martino in Strada, l'8 agosto scorso. Un mese dopo, in un campo vicino, il ragioniere di Arese avrebbe scaricato la salma della 18enne Lavinia Simona Aiolaiei, strangolata con due fascette.

Il confronto in tribunale, alla presenza dei difensori di Pizzocolo, è stato chiesto alla luce del rischio che la 19enne, che vive in una fabbrica dismessa di Milano, possa rendersi irreperibile e quindi diventi impossibile interrogarla nel corso del processo, come capitato più volte in passato con “lucciole” chiamate a testimoniare perché vittime di reati. L’incidente probatorio è un’anticipazione, in corso d’indagini, del processo, e forma prove per il giudizio.

Entro cinque giorni il gip dovrà decidere se fissare o meno l'udienza, cui Pizzocolo potrebbe anche non presentarsi. I difensori, tra i quali Angelo Farina di Lodi, potrebbero depositare un’opposizione all'istanza della procura, dopo che sabato c’è stato un nuovo incontro in carcere tra Pizzocolo e uno dei suoi avvocati.

Tra l’altro, la squadra mobile di Lodi potrebbe aver individuato tra i “filmini hard” del ragioniere di Arese anche alcune immagini dell'incontro con Oana. Che, a questo punto, potrebbe essere stato diverso da come è stato finora raccontato.

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