Pieve, aggredì la moglie: ora è libero

È tornato libero l’uomo di Pieve Fissiraga arrestato il 18 giugno scorso per aver aggredito la moglie in strada. Lei era salita in auto e lui le è corso incontro, rompendo un finestrino e cercando di farla scendere con la forza. Il tutto sotto gli occhi dei carabinieri, arrivati qualche minuto prima per calmare gli animi. L’uomo se l’è presa anche con loro. Il processo quindi si è concluso nei giorni scorsi. L’uomo, F.M. di 36 anni, ha scelto il rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna) e il giudice gli ha inflitto otto mesi di reclusione (pena sospesa). Dal 18 giugno scorso l’uomo si trovava agli arresti domiciliari presso la casa dei genitori a Villanova, mentre ora è stato rilasciato senza più nessuna restrizione. Il dissidio di un mese e mezzo fa era sorto per motivi economici. Pare che F.M. pretendesse dei soldi dalla moglie, che a suo dire gli spettavano. Così prima si erano sentiti al telefono, poi si erano visti a Pieve, sotto casa. All’incontro erano presenti anche i carabinieri di Sant’Angelo, avvertiti dalla donna. Sembrava che tutto andasse per il meglio, ma poi l’uomo ha visto la moglie salire in auto e ha perso la testa. Ha aggredito lei e anche i carabinieri che cercavano di fermarlo. Così sono scattate le manette. Quello non era nemmeno il primo episodio di scontro fra i due, che si stanno separando: la donna si era già rivolta ai carabinieri per segnalare la situazione, anche se non è chiaro se avesse o meno formalizzato delle denunce. Nel processo i capi di imputazione sono stati confermati, ad accezione della “violenza privata”, derubricata in un reato meno grave.

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