Le “scosse sismiche” che hanno travolto negli ultimi giorni il Partito democratico iniziano a farsi sentire anche sul territorio, a centinaia di chilometri di distanza da Roma. Il circolo Pd di Lodi Vecchio e Salerano, retto da Fabrizio Battistotti, ha annunciato le dimissioni dell’intero direttivo. Un gesto di protesta, già comunicato al segretario provinciale del Pd Mauro Soldati e che appare clamoroso, perché arriva da una città (Lodi Vecchio) considerata una delle storiche “roccaforti rosse” del Lodigiano.
«Il nostro circolo - dicono i componenti del direttivo - è profondamente indignato per l’andamento delle vicende legate all’elezione del presidente della Repubblica. Crediamo che la maturità di una classe dirigente e di un partito si misuri soprattutto nei momenti di maggior difficoltà». Le accuse sono durissime: i militanti locali parlano di «un partito allo sbando, dilaniato da spinte centrifughe». L’attacco è diretto ai parlamentari del Pd, accusati di «vigliaccheria» perché, «chiamati a decidere (sull’elezione del presidente della Repubblica, ndr) non hanno avuto il coraggio di palesare la propria contrarietà alle scelte del gruppo dirigente, portando il partito allo sfascio».
I militanti del circolo di Lodi Vecchio e Salerano si dicono «allibiti nel vedere come alcuni parlamentari ignorino o facciano finta di ignorare la responsabilità che è stata loro affidata dai territori». E su questo tema chiamano al confronto i parlamentari eletti nei territori (nel Lodigiano l’unico parlamentare Pd è Lorenzo Guerini). «Chiediamo con forza - dicono dal direttivo Pd - che i responsabili dell’assassinio politico di Romano Prodi escano allo scoperto e si dimettano dal ruolo indegnamente ricoperto di parlamentari».
Un “terremoto” in piena regola, dunque, di cui Soldati è consapevole. «Da quando si è aperta questa vicenda sto facendo incontri a ripetizione nei circoli e registro rabbia e delusione da parte dei militanti - dice -: gli sforzi fatti sul territorio sono stati bruciati in un paio di giorni a Roma. Noto però anche voglia di ripartire e le dimissioni del direttivo Pd di Lodi Vecchio e Salerano più che un segnale di frana mi sembrano un segnale di spinta».
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