Un giorno di ferie che si trasforma in incubo. È successo ieri ai lavoratori della Mana Colis di Borgo San Giovanni. Agitazione e paura si sono fatte strada nel primo pomeriggio quando, da alcuni residenti di via Fermi, dove ha sede lo stabilimento, è arrivata la notizia di strane movimentazioni all’interno del capannone, con un via vai di camion. E dopo la doccia fredda dell’impresa “cugina”, la Stampi Group di Massalengo, di proprietà dello stesso Elvio Turchetto che detiene il 50 per cento della Mana Colis e che, nei giorni scorsi, ha detto addio al Lodigiano per Monghidoro nel Bolognese, mettendo i 15 dipendenti davanti alla prospettiva di un trasferimento o, in alternativa, di un licenziamento, una decina dei 40 lavoratori di Borgo si sono precipitati ai cancelli intorno alle 13.30. E lì, al gelo e in cerca di rassicurazioni, sono rimasti per tutto il pomeriggio. «Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale - raccontano - eppure stanno smontando i macchinari e li stanno portando altrove. Come faremo a tornare a lavorare se ci portano via pezzi di azienda? E poi le sembra possibile che siamo qui davanti e non ci dicono nulla?».
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