Oltre mille euro a testa in azzardo

All’incontro della Pro Loco contro la ludopatia

anche Degano (No Slot)

e il consigliere regionale

Foroni: «È vero allarme»

La febbre del gioco d’azzardo cresce anche nel Lodigiano, al 21esimo posto tra le province italiane che spendono di più tra slot machine e scommesse. «Il nostro territorio non può più ignorare questo fenomeno di fronte a un importo pro capite di 1.147 euro nel 2010, che è ulteriormente cresciuto nel corso del tempo», ha dichiarato Luca Degano, cofondatore del Movimento No Slot Lodigiano, che ha aggiunto: «Nella sola città di Lodi stimiamo la presenza di circa 300 slot machine, mentre in Italia sono oltre 400mila».

Di questa emergenza, che colpisce l’intero Paese con un giro d’affari che lo scorso anno ha sfiorato i 94 miliardi di euro, si è parlato all’incontro sulle ludopatie organizzato dalla Pro Loco di Massalengo nella sede della Bcc di Borghetto Lodigiano. Se a guadagnarci è sicuramente lo Stato, che nel 2011 ha incassato quasi 8 miliardi in entrate erariali, è ormai accertato che le nuove tipologie di gioco, come slot machine, videolottery e casinò online, hanno una tassazione molto più bassa rispetto al tradizionale Superenalotto. «Quello che lo Stato spende - ha spiegato Degano - è molto più difficile da calcolare, tra costi sanitari diretti, come ricoveri e visite specialistiche, e conseguenze per la qualità della vita».

A svettare tra le città lombarde dove il gioco d’azzardo è più diffuso è sicuramente Pavia con un importo giocato pro capite di 2.125 euro stimato a marzo 2011. «I nostri bar - ha dichiarato Simone Feder, psicologo della Casa del Giovane di Pavia - rappresentavano luoghi di ritrovo per i cittadini e, soprattutto, per i giovani, che ora ci entrano per giocare. Dobbiamo quindi renderli al più presto consapevoli rispetto alle problematiche e ai rischi legati all’azzardo». In collegamento telefonico da Roma, è intervenuto anche l’onorevole Lorenzo Basso, firmatario del disegno di legge attualmente in esame al Senato che, tra l’altro, intende rafforzare il monitoraggio delle disposizioni vigenti in materia di divieto di pubblicità per i giochi con vincita in denaro, soprattutto per quelli online, con particolare riguardo alla tutela dei minori. Sul fronte della prevenzione e del contrasto delle dipendenze dal gioco d’azzardo è attiva anche Regione Lombardia, che con un’apposita legge ha deciso di istituire un numero verde per le segnalazioni e le richieste di aiuto e di premiare gli esercizi che decidono di disinstallare gli apparecchi da gioco con una riduzione sull’Irap pari allo 0,92 per cento. «Non potranno più essere collocate slot machine - ha dichiarato il consigliere regionale Pietro Foroni - in locali che si trovano a cinquecento metri da luoghi sensibili come scuole e luoghi di aggregazione giovanile». Nel corso del convegno sono intervenuti anche Gianluigi Zanoni, vicepresidente della Pro Loco di Massalengo, e Simone Rho, che ha presentato la tesi sul gioco d’azzardo con cui si è recentemente laureato all’Università Statale di Pavia.

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