Olio rigenerato, Viscolube in prima linea

A partire da oggi la Ata di Savona - la società che si occupa della raccolta, del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti nel capoluogo di provincia ligure - utilizzerà olio lubrificante rigenerato a bordo di un proprio mezzo, nell’ottica di accrescere e diffondere la cultura della rigenerazione e l’importanza del riciclo come possibilità concreta di sviluppo sostenibile. L’olio rigenerato proviene dall’impianto della Viscolube di Pieve Fissiraga, con criteri di qualificazione ambientale idonei per mettere in atto una strategia di sviluppo sostenibile.Si tratta del primo esperimento del genere in Italia, reso possibile grazie alla firma, avvenuta questa mattina sotto la regia dell’assessorato all’Ambiente, di un protocollo d’intesa tra Viscolube, azienda italiana leader nella raffinazione degli oli usati, e Ata.Il test consentirà una valutazione comparata volta a dimostrare che il lubrificante rigenerato possiede caratteristiche equivalenti ai lubrificanti ottenuti da cicli produttivi di prima raffinazione e garantisce ai motori prestazioni analoghe, con evidenti vantaggi ambientali. «La nostra azienda - ha commentato Antonio Lazzarinetti, Amministratore Delegato Viscolube - punta a stimolare comportamenti virtuosi da parte delle Pubbliche Amministrazioni all’utilizzo di lubrificanti rigenerati e a favorire la diffusione della cultura della rigenerazione. La fase sperimentale prevede uno sviluppo successivo di grande impatto in tema di acquisti verdi che coinvolge in prima battuta il Comune di Savona. Un “caso pilota”, esempio per tutte le altre amministrazioni, che consentirà ai Comuni, alle Province e alle aziende partecipate, di predisporre bandi di gara che contengano la richiesta esplicita di lubrificanti composti da almeno il 25% di base rigenerata».

Ancora un importante riconoscimento per la Viscolube, a Savona il primo esperimento in Italia di utilizzo di lubrificante rigenerato con la tecnologia dell’azienda di Pieve Fissiraga

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