Nutrie, danni per 85 mila euro

Ben 85mila euro di danni nei campi del Lodigiano durante il 2011. È il bilancio della Coldiretti sull’azione delle nutrie per le coltivazioni del territorio. «Questi grossi roditori – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza –, oltre a cibarsi delle colture tipiche delle nostre zone, come il mais, minano la sicurezza dei canali e dei corsi d’acqua e la stabilità dei suoli adiacenti a essi». Sono le tane degli animali a rendere instabile il terreno lungo i fossi e le rogge e aumentare il pericolo di crolli, rendendo più difficile l’irrigazione dei campi e mettendo in pericolo gli stessi lavoratori. «Quello delle nutrie – spiega Carlo Franciosi, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza – è un problema che ci trasciniamo da anni. È necessario trovare una soluzione definitiva». Recentemente il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge al Parlamento per sradicare questi roditori originari del Sud America e introdotti in Italia alla fine degli anni ‘50 per la produzione di pellicce, che si sono poi diffusi nel nostro ecosistema. La proposta mira a estirpare la nutria dal territorio escludendola dalle tutela della legge 157/1992 sulla protezione della fauna selvatica, favorendo l’attività di cattura o di abbattimento con metodi selettivi e incentivando il trappolaggio da parte di cittadini e agricoltori.

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