Nuovi inquilini per la cascina Postino

Nell’area, in comune di Villanova, arriverà la Lodigiana Recuperi

Un impianto di raccolta e trattamento rifiuti a pochi passi dal maxi stabilimento dell’Af Logistics di Antonio Ferrari. Potrebbe cambiare ancora il volto di cascina Postino e il destino dei residenti della frazione Motta Vigana, frazione di Massalengo che si affaccia sulla provinciale 23. Il nuovo impianto ha un nome noto e per l’attività non si tratterebbe di un esordio nel Lodigiano. Secondo le indiscrezioni, a cercare «casa» da quelle parti, sarebbe la Lodigiana Recuperi, azienda che dal 1974 si occupa di raccolta e trattamento rifiuti a Corte Palasio e che sarebbe impegnata da tempo nel progetto di trasloco. Non una novità per l’area. Dell’operazione, tra indiscrezioni e smentite, si parla dal 2008. Il primo passo era stato una lettera di intenti che, da sola, era riuscita a suscitare non poche polemiche su un fazzoletto di terra che geograficamente fa parte del comune di Villanova del Sillaro, ma che, di fatto, è molto più vicino a Massalengo e alla frazione Motta Vigana. In tutto si parla di un intervento di 6 mila metri quadrati, su cui, dopo la prima richiesta, era caduto il silenzio. E in cui la Lodigiana Recuperi dovrebbe anche introdurre il recupero delle parti meccaniche dei veicoli indirizzati alla rottamazione.

Ora le novità, con l’azienda che ha già incontrato i vertici di Palazzo San Cristoforo. Un tavolo a cui ne sono seguiti altri tra tecnici, in cui mettere a punto i dettagli del progetto e gli obblighi per la società. L’attività della Lodigiana Recuperi si sposterebbe quindi in toto da Corte Palasio per raggiungere il nuovo sito, in un terreno che diventerebbe la prosecuzione dell’insediamento industriale di Postino in direzione di Villanova. In un comparto che ospita attività di trattamento e spedizione di prodotti alimentari della catena del fresco per importanti marchi della grande distribuzione. Un impianto che insisterebbe sulla stessa provinciale 23, già sotto scacco per il transito di mezzi pesanti dell’Af Logistics. E che, da settembre, dovrebbe vedere anche le prime modifiche con la costruzione di una rotatoria nei pressi dell’ingresso della società, a spese dell’Af Logistics. A darne conferma l’assessore provinciale alla pianificazione territoriale Nancy Capezzera, che ha partecipato ad un tavolo con i vertici della Lodigiana Recuperi. «La nuova rotatoria servirà anche il nuovo insediamento - ha chiarito - , risolvendo sul nascere le eventuali problematiche per i mezzi in entrata e in uscita. Per il nuovo insediamento - un’attività sicura che conosciamo da tempo nel territorio - ci saranno altri impegni sul fronte della viabilità e della mobilità dolce». Scritti nero su bianco nella futura convenzione tra Comune, Provincia e società. Che il trasloco sia imminente lo dice anche la recente, e breve, comunicazione data dal sindaco di Villanova Moreno Oldani al consiglio comunale riunito. Agli atti, sia del Comune che della Provincia, ancora non c’è un progetto, ma le carte sono al momento al vaglio dei tecnici della società. «Non parliamo di un sito pericoloso né di un insediamento di grande impatto - ha detto ancora l’assessore Capezzera - : è un’attività controllata e sicura che a Corte Palasio si trova a qualche decina di metri da case e scuole. Il trasloco in un’area già compressa e in cui è stata già individuata una polarità produttiva significa ottimizzare». Le valutazioni sono ancora in corso, ma dopo il no preventivo ad un ampliamento dell’Af Logistics, che ha chiesto altri 140 mila metri quadrati di attività, motivato dai forti problemi infrastrutturali dell’area, da Palazzo San Cristoforo sembra arrivare un via libera al nuovo impianto della Lodigiana Recuperi che insiste sugli stessi terreni. «L’ampliamento di Ferrari è previsto sul comune di Massalengo che sforerebbe così le quote di espansione esogene previste dal piano di governo del territorio (quanto cioè un Comune può accrescere le sue aree produttive ndr) - ha chiuso Nancy Capezzera - : i problemi infrastrutturali restano per ora, ma al nuovo insediamento verranno imposti vincoli forti per arrivare al via libera».

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