Non è cambiato nulla alla curva killer

La strada dove è morto William è tornata nelle stesse condizioni di un anno fa. Con il mais vicinissimo alla strada e la curva cieca». A lanciare la denuncia è Angelo Bianchi, il padre del 38enne di Borgo San Giovanni che un anno fa perse la vita in un incidente stradale a Massalengo, lungo la provinciale 187 che porta alla Muzza.

Il giovane era in moto e in curva si trovò davanti un suv all’ultimo momento in arrivo dalla direzione opposta. Fra le cause dello schianto, come riportato anche nel verbale della polizia locale di Massalengo, intervenuta per i rilievi, «la visuale quasi nulla di quella curva».

«In un anno non è stato fatto nulla per mettere quella strada in sicurezza - denuncia ancora il padre di William Bianchi, ex giocatore di hockey -. E ora che il mais è cresciuto di nuovo la strada è tornata in quelle stesse condizioni di pericolosità». Sotto accusa, in particolare, la distanza della piantagione di mais dalla sede stradale: «La legge prescrive una distanza di almeno tre metri fra la strada e le coltivazioni, mentre in quel caso, ancora oggi, ci sarà al massimo un metro. Inoltre è stata rimessa al suo posto una lapide (che ricorda altre due vittime di quella strada “maledetta”, ndr) contro cui mio figlio andò a sbattere».

L’uomo è assistito dall’avvocato Carmine Mainenti di Lodi. Che dopo l’incidente ha incaricato un perito di parte per verificare proprio la distanza del mais dalla provinciale, «risultata di appena 80 centimetri - spiega l’avvocato - e non di tre metri, quindi nella norma, come invece è stato scritto dalla polizia locale nel verbale dell’incidente».

Ora quindi potrebbe aprirsi una battaglia legale con la Provincia, incaricata di fare i controlli sulle sue strade, e con l’agricoltore proprietario del terreno “incriminato”.

La legge a cui fanno riferimento Angelo Bianchi e il suo avvocato è l’articolo 26, comma 8, del regolamento di attuazione del codice della strada fuori dai centri abitati, che recita: «La distanza dal confine stradale, fuori dai centri abitati, da rispettare per impiantare lateralmente alle strade siepi vive o piantagioni di altezza superiore a un metro sul terreno non può essere inferiore a 3 metri».

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