Nessun bambino escluso da scuola a San Martino: “vittoria” per 12 famiglie del paese

La classe prima è salva, il grazie del sindaco a prefetto, provveditore, preside e genitori

Nessun bambino, a San Martino in Strada, sarà escluso dalla scuola dell’infanzia. La classe prima, infatti, è salva. I dodici alunni che rischiavano di essere dirottati altrove per carenza di organico, potranno frequentare la scuola materna nel loro paese. Il sindaco Andrea Torza, in campo per giorni perché la sezione non venisse cancellata, tira un sospiro di sollievo. Ieri, la preside dell’istituto comprensivo Lodi 2 Carmela Riganò ha informato le 12 famiglie.

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«Voglio ringraziare il prefetto Enrico Roccatagliata per il suo interessamento, il provveditore Marco Fassino, la dirigente scolastica e i genitori; anche quelli i cui figli erano stati ammessi a scuola hanno fatto fronte comune - commenta il primo cittadino -. Il problema è stato risolto, andando a colmare le carenze di organico nel Lodigiano. Hanno visto che a San Martino c’era un’esigenza e hanno trovato le risorse». La preside ha scritto alle famiglie e il 3 maggio le incontrerà personalmente. «È un risultato frutto della sinergia di tutti - aggiunge Torza -, ringrazio ancora soprattutto il prefetto che ci ha dato supporto nella interlocuzione. Il provveditore aveva garantito le sue verifiche e così è stato. La vicenda San Martino è un bell’esempio di collaborazione tra cittadini e istituzioni».

Perdere la materna avrebbe voluto dire creare disagio alle famiglie e soprattutto ai bambini: andare a scuola nel quartiere e nel paese di origine significa tanto dal punto di vista della crescita e delle relazioni, nei primi anni di vita di una persona. Perdere la scuola, inoltre protestava il sindaco, sarebbe stata una beffa per un Comune che si era sempre impegnato per garantire i servizi consentendo una crescita dal punto di vista demografico. Le famiglie erano insorte per lo stesso motivo. «Per le materne statali della provincia di Lodi - aveva detto il provveditore -, il ministero prevede da 10 anni 269 educatori su posto comune e altri 8 su posto di potenziamento. Questo significa attivare nella nostra provincia 151 sezioni di scuola dell’infanzia. Nell’anno scolastico 2022-2023 si sono iscritti 3mila 179 bambini. La richiesta non soddisfatta a livello statale, in base ai princìpi di sussidiarietà, può essere rivolta alle paritarie». Il provveditore si era detto disponibile a sedersi intorno a un tavolo con il sindaco di San Martino, il prefetto e gli altri sindaci. Ieri è arrivata la buona notizia: un risultato che ha il sapore della civiltà.

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