Muro di colori contro il Covid

Lodi Vecchio, la parete in cemento diventa un album per sfogare la fantasia repressa dalle norme anti contagio

La Punto grigia rallenta e chi è al volante, dopo aver abbassato il finestrino, gli regala un “bravo” ben scandito che rimane un po’ nell’aria. Riccardo Pavesi, 21 anni, un lavoro come impiantista nel mondo della telefonia - «ha presente quelli che si arrampicano sulle antenne che permettono ai nostri cellulari di avere la linea? Ecco, io sono uno di quelli» - risponde con un sorriso spontaneo, quasi sorpreso. Siamo in via Giovanni XXIII a Lodi Vecchio, davanti alla recinzione in cemento che segna i confini esterni dell’oratorio San Luigi, diventata un foglio bianco per un gruppo di giovani, che qui hanno trovato il modo di tornare a buttare fuori mesi di creatività compressa dentro le regole e i vincoli dei Dpcm anti-contagio.

Chiedendo il permesso alla parrocchia per poter trasformare quel muro in un album da disegno e mettere insieme colori e idee coltivate nel tempo per dare colore ad un angolo di città, prima grigio cemento.

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