MONTANASO «Ho denunciato la pesca di frodo allo scolmatore del Belgiardino»

Segnalazione alle autorità per altri casi di bracconaggio ittico

«Ho visto una decina di persone pescare con una grossa rete lungo lo scolmatore Belgiardino, in località Arcagna, e ho subito avvertito i carabinieri per un episodio di bracconaggio ittico sospetto». La denuncia è del lodigiano Andrea Costa, un pescatore che nei giorni scorsi dopo le 22 ha riferito di aver visto un gruppo di persone con delle torce e delle tende lungo il canale di Montanaso. «Mi sono insospettito perché quando mi avvicinavo spegnevano le loro luci, ho visto che imbracciavano una rete che immergevano in acqua, allora per precauzione mi sono allontanato e ho avvertito immediatamente le autorità competenti», riferisce l’uomo. Non è la prima volta che il pescatore Costa lancia l’allarme per il bracconaggio, già a maggio aveva segnalato l’uso irregolare di elettrostorditori proprio nel canale Muzza, utilizzati per stordire o uccidere i pesci per poi prelevarli dalle acque. Negli anni passati le forze dell’ordine erano state impegnate a più riprese per contrastare la pesca di frodo attuata su scala commerciale lungo il Po, ma il ripetersi delle segnalazioni evidenzia che il problema c’è anche sul reticolo minore e sull’Adda. «Noi come associazione svolgiamo il nostro compito che è quello di fare informazione. Esistono delle regole per la pesca, che noi comunichiamo con apposito modulo, è necessario avere una licenza, iscriversi alla federazione», ricorda Giancarlo Magli, presidente dell’Associazione pescatori dilettanti del Lodigiano. E Italo Boni, guardia ecologica volontaria e vice presidente dei pescatori dilettanti : «Ci sono i carabinieri della Forestale, le Gev, i fenomeni irregolari vanno denunciati». n

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