Maxi buco Imu a Borghetto

Un’interrogazione della Lega riporta in primo piano

la vicenda del nuovo complesso residenziale, dove

solo 3 famiglie su 52 hanno pagato la tassa rifiuti

I palazzoni di via IV Novembre pesano sulle casse del Comune di Borghetto per quasi 140mila euro di mancati pagamenti in imposte locali, 130mila euro per l’Imu dovuta dalla società immobiliare proprietaria della struttura e ora in fallimento, quasi 10mila euro per la Tares dovuta e non versata dai nuclei familiari residenti. Lega all’attacco: «Forse non va tutto bene come ci è sempre stato detto».

I dati sono emersi nel corso del consiglio comunale di lunedì per via di un’interrogazione della Lega nord, che aveva preventivamente richiesto i dati all’ufficio tributi del municipio. I numeri sono impressionanti, il gettito di imposte locali dovute e non versate ammonta a 140mila euro, in gran parte dovuti dall’impresa immobiliare che aveva realizzato i palazzoni, la Finman Spa di Milano.

Dal 2010 al 2013 la società ha accumulato circa 130mila euro di debito nei confronti del Comune tra mancato versamento di Ici prima e di Imu poi come società immobiliare, e tutte le relative sanzioni per il ritardo. La ditta, già in grave crisi quattro anni fa, a dicembre 2013 è stata riconosciuta fallita dal tribunale di Milano, e il Comune quindi si iscriverà tra i creditori entrando nel processo di liquidazione progressiva dei debiti aziendali da parte dei curatori nominati dal tribunale. Una procedura lunga e per nulla certa nei suoi risultati. A questa situazione difficile se ne aggiunge una seconda relativa alla Tares 2013, primo anno significativo in termini di presenze accertate nei palazzi.

Su 52 famiglie presenti, hanno pagato solo in tre. Il mancato incasso da parte del Comune ammonta a circa 9mila euro. Nei tre palazzoni, con disponibilità di 72 appartamenti, abitano 52 nuclei familiari e vi risiedono 190 persone. «In passato siamo stati attaccati come coloro che volevano sollevare strumentalmente un problema che non esisteva - dice Giovanna Gargioni, segretario del Carroccio -. Oggi, dati alla mano, vediamo che un problema invece esiste. Capiamo che il rapporto con privati cittadini possa presentare delle criticità, ma forse si poteva intervenire prima con una maggior cautela rispetto alla concessione delle residenze e con un maggior raccordo con le forze dell’ordine». Per il sindaco Franco Rossi però le due vicende devono essere separate. «La questione Imu dipende dalla situazione finanziaria della società e su quello poco possiamo fare - spiega -. Entriamo anche noi nella procedura del fallimento e vediamo. Quanto invece ai mancati pagamenti della Tares il problema è più diffuso e riguarda molte famiglie in Borghetto, soprattutto quelle numerose, proprio come sono quelle dei palazzoni. Noi stiamo cercando di gestire al meglio la situazione, ma forse il problema ha un’origine più lontana, nei permessi di costruire che di certo non è stata l’amministrazione di centrosinistra a dare».

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