MASSALENGO Rifiutato il cambio turno per accompagnare il figlio a fare il vaccino

Il caso alla Tecnocosmesi, la Rsu si dimette per protesta

Chiede il cambio turno per poter accompagnare il figlio a fare il vaccino, ma le viene negato al pari di quello di altri lavoratori che l’avevano domandato per esigenze familiari, la Rsu dell’azienda di cosmetica Tecnocosmesi di Massalengo si dimette per protesta. «Scelta interna a un dipartimento che non riflette l’impegno e la sensibilità dell’azienda nei confronti della lotta al Covid», fanno sapere dall’azienda. In Tecnocosmesi lavorano 170 dipendenti circa. La decisione delle immediate dimissioni della rappresentanza sindacale unitaria, targata Cgil, è arrivata dopo l’ennesimo rifiuto al cambio turno richiesto da alcuni dipendenti. Tra di loro anche quello di una mamma che lo aveva chiesto per poter accompagnare il figlio alla vaccinazione anti-Covid. Rifiutato il cambio turno, resta la possibilità di accedere a un permesso non retribuito. «Quando si è trattato di applicare la cassa Covid i lavoratori e il sindacato hanno capito, ora che le produzioni sono ripartite viene chiesto di rinviare le ferie o fare straordinari, e con senso di responsabilità i lavoratori hanno sempre accettato - spiega Emanuele Caravello, segretario Filctem Cgil Lodi -. Quando però i lavoratori chiedono dei banali cambi turno, possibili senza problemi dal punto di vista organizzativo, questi vengono negati. Qualcosa allora non funziona nella reciprocità della responsabilità etica. Anche i lavoratori e le lavoratrici Tecnocosmesi hanno delle esigenze di carattere familiare, e non è giusto che per esercitare alcuni loro doveri familiari debbano rimetterci di tasca propria, visto che per loro non ci sono permessi retribuiti».

Da qui la decisione delle dimissioni dei rappresentanti dei lavoratori, assunta di concerto tra i delegati e la segreteria provinciale. L’azienda non nega l’accaduto, ma lo spiega mettendolo sotto una luce diversa. «Si è trattato di una scelta interna a un dipartimento, non condivisa con la direzione - spiegano da Tecnocosmesi -. Di fronte ad alcune richieste di cambio turno, la scelta del responsabile è stata quella di negarle tutte per evitare di fare distinzioni tra l’uno e l’altro. Tra queste è finita anche quella della lavoratrice per accompagnare il figlio a fare il vaccino, senza una valutazione sul motivo della richiesta. L’episodio è infelice, e non riflette assolutamente la sensibilità e l’impegno dell’azienda nei confronti della lotta al Covid, attuata fin dal principio con grande attenzione all’applicazione dei protocolli di sicurezza per dipendenti, fornitori e clienti. Le relazioni sindacali sono sempre state buone, chiariremo questo disguido».

© RIPRODUZIONE RISERVATA