Massalengo, consigliere si augura la morte della Meloni

Augura la morte all’onorevole Giorgia Meloni, nel contesto delle polemiche post Family Day. E lei chiede al sindaco di «dissociarsi con forza dal suo consigliere». Bufera politica a Massalengo su un post, pubblicato su Facebook, dal consigliere comunale di maggioranza Federico Finotello, anche capogruppo della lista civica “Cittadini per Massalengo”, guidata dal sindaco Domenico Papagni. Il consigliere, nei giorni successivi alla manifestazione del Family Day, aveva usato parole dure nei confronti della presidente di Fratelli d’Italia, fino ad arrivare a un «crepa» che non è passato inosservato. E ha scatenato una serie di reazioni. Sia in paese sia fuori, soprattutto per la carica ricoperta da Finotello, classe 1987, al suo secondo mandato da consigliere comunale. La questione è arrivata sul tavolo della segretaria provinciale, in mano a Nancy Capezzera, da qui ai vertici regionali, ma sul caso ha deciso di rispondere a “Il Cittadino” anche l’onorevole Meloni. «È uno dei frutti di questo clima avvelenato, montato soprattutto da parte di chi predica l’amore universale, ma non sa far altro che praticare odio - ha argomentato - : che poi si arrivi a questo da parte di un rappresentante delle istituzioni è ancora più avvilente». L’onorevole Meloni poi sottolinea che «chi ha scritto quelle cose si qualifica per ciò che è», ma che «certamente mi aspetto che il sindaco si dissoci con forza dal suo consigliere». E invita il primo cittadino a «un atto riparatore», ovvero istituire «il bonus bebè per aiutare le giovani coppie che vivono nel suo comune ad avere un figlio: sarebbe il modo migliore per dimostrare che, al di là delle ideologie, si può fare qualcosa di concreto per sostenere la famiglia». E parla anche della «doppiezza di certa sinistra» nel commentare le affermazioni, perché «ci sono stati consiglieri messi alla gogna e costretti alle dimissioni per commenti considerati razzisti o omofobi, mentre quando succede l’inverso si scoprono tutti difensori della libertà di espressione». Nessuna conseguenza legale - «non ho mai fatto politica a colpi di querele» - , ferma condanna politica sul caso da parte del segretario provinciale Nancy Capezzera, che giudica la vicenda «eclatante» e «non giustificabile». Il consigliere Finotello, in una missiva, ha parlato di un «un’imprecazione contro un esponente politico, in un determinato contesto storico, sul mio indubbiamente privato profilo Facebook», e ha citato come «vere vittime» coloro che «vengono discriminati tutti i giorni e che provano a farla finita e a volte ci riescono». Intanto, la bufera sbarca anche in consiglio, con la presa di posizione di Gianluigi Zanoni, a nome delle liste di opposizione “Uniti in Massa” e Lega Nord. «Il consigliere deve rendere conto in primo luogo ai cittadini che l’hanno votato, ma questa uscita misura il suo spessore politico: valuteremo iniziative appropriate nell’ambito del consiglio comunale».

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