Lodigiano, nella terra delle logistiche scoppia la “guerra” dei Tir

Nonostante le compensazioni ricevute, nessuno li vuole

«A Livraga e Ospedaletto scoprono di non volere i Tir ma sono pieni di logistiche e hanno avuto opere e infrastrutture in questi anni». Dai Comuni del Centro Lodigiano interessati al blocco del traffico pesante sulla strada provinciale 23, Borghetto e Massalengo, arrivano bordate nei confronti dei Comuni della Bassa che non vogliono i Tir generati dalle logistiche pavesi e piacentine né quelli della Fail. La guerra dei sindaci per i Tir sembra destinata a crescere, almeno di pari passo alla crescita della logistica in questi anni.

Infatti, i dati raccontati dalla Provincia di Lodi mercoledì sera nel corso dell’incontro con i sindaci per la riduzione di suolo e gli obiettivi del Piano territoriale comprensoriale parlano chiaro. I capannoni logistici coprono 1 milione 54mila metri quadrati di superficie nel Lodigiano, e di questi il 55,61 per cento è localizzato nella parte sud della provincia, nella Bassa. In totale gli edifici con funzione logistica si trovano in 22 comuni della provincia, 13 della parte nord, 9 nella Bassa, ma solo il 30 per cento delle superfici logistiche si affaccia sulle strade di rilevanza nazionale, via Emilia o ex strada statale 234 Mantovana, o è nel raggio di 1 chilometro dai caselli autostradali.

Dopo anni di insediamenti logistici, oggi nessuno vuole il traffico pesante. «Massalengo non si è mai sottratta alla sua responsabilità, ma l’impianto Fail di Cascina Postino ha visto l’approvazione di un protocollo di 15 anni fa firmato da tutti, escluso Borghetto, che indicava il casello di Ospedaletto come la direzione del traffico pesante, e in base a quel protocollo Livraga ha ricevuto centinaia di migliaia di euro da Massalengo e Villanova per costruire la tangenziale – dice il sindaco di Massalengo Severino Serafini -. Mi pare che l’ambito tra Ospedaletto e Livraga abbia ricevuto in questi anni cospicui investimenti per migliorare infrastrutture e viabilità, è paradossale che ora dicano che non vogliono i Tir. Se avessero dato a Massalengo solo una parte di quegli investimenti, avremmo fatto la tangenziale a Motta».

E anche da Borghetto il sindaco Giovanna Gargioni attacca: «Si sono riempiti di logistiche e altre avrebbero voluto farne, hanno il traffico pesante che passa fuori dall’abitato, hanno ricevuto soldi, opere e infrastrutture e pure si lamentano? Mi sembra davvero un atteggiamento poco collaborativo».

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