LODI VECCHIO Tagliati gli alberi del parco nonostante le 900 firme

L’intervento sull’area di via Codazzi destinata a ospitare la caserma dei carabinieri

C’è un operatore a piedi, con la motosega, per intervenire alla base degli esemplari da abbattere. E uno sul ragno meccanico che sposta, raccoglie, mette ordine. Al via ieri, a Lodi Vecchio, il taglio degli alberi sull’area verde di via Codazzi destinata alla nuova caserma dei carabinieri. Due le operazioni previste: da un lato l’abbattimento di un filare di pioppi risultato a rischio, dall’altro quello degli alberi sul sedime della caserma. A seguire tutte le operazioni, già alle 9 del mattino, alcuni residenti della zona, che si erano mobilitati per salvare il “bosco” di via Codazzi, fondando un comitato e raccogliendo oltre 900 firme. «Sapevamo che era previsto, ma non era stato annunciato per oggi - ha detto ieri a margine di via Codazzi Angelo La Serpe Geroni - . Siamo il primo paese che distrugge un parco: in 30 anni questi alberi non sono mai stati curati e ora assistiamo a questo. La parola dei cittadini non è servita a nulla: la scelta dell’amministrazione precedente sulla caserma qui è stata assurda, ma questa amministrazione l’ha riconfermata».

Sulla vicenda ieri è intervenuto anche il Comitato Green Lv, per ribadire che «si sarebbe dovuto prima procedere a scavi approfonditi di tutta l’area e solo dopo abbattere: se dovessero emergere dei reperti negli scavi per la costruzione, chi pagherebbe i danni ambientali?». Parla invece di trasparenza il sindaco di Lodi Vecchio Lino Osvaldo Felissari. «Il colloquio con i residenti è stato costante e nell’ultimo incontro avevo già comunicato che eravamo prossimi alla cantierizzazione, che sarà lunedì - ha spiegato - : di fronte a esigenze di sicurezza, per quanto riguarda i pioppi cipressini, non si poteva tergiversare. E si procede ora perché solo poche settimane fa sono arrivate le ultime determinazioni della Sovrintendenza per individuare con chiarezza il sedime. Peraltro l’area che rimarrà libera sarà interessata da un’importante riqualificazione verde con nuove piantumazioni». Sulla scelta della caserma in questo punto, il sindaco chiarisce di «aver dato continuità ad atti amministrativi che avevano già il carattere dell’irrevocabilità, fatto salve eventuali presenze importanti dal punto di vista archeologici. E ci siamo già adoperati per delle ricognizioni sull’area prima dei lavori».

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