Lodi Vecchio: si rinnova il museo Laus Pompeia

A spasso nella storia e, questa volta, non è retorica. Perché tra le novità del nuovo museo Laus Pompeia - con la gestione oggi affidata al team di esperti di Civitas Laus - c’è anche la possibilità di passeggiare, con la tecnologia della realtà vituale, tra la strade dell’antica Laus Pompeia. Grazie alla ricostruzione tridimensionale, frutto degli studi di archeologici e storici, e a uno strumento che si chiama Oculus, un visore che potranno indossare i visitatori per vivere un’esperienza sui generis. Presentato il futuro del museo Laus Pompeia di Lodi Vecchio, ieri pomeriggio, in una conferenza stampa nella sede di Corte Bassa, trasformata in polo culturale con un investimento da oltre 1,8 milioni di euro e inaugurata nel 2014.

«Un museo che rappresenta un unicum nel territorio lodigiano - spiega il consigliere delegato a museo, biblioteca e storia Enrico Torriani - e che è sempre stato fruibile nonostante le difficoltà economiche, anche se solo per sei ore al mese, come nel 2017, un’inezia per un museo di quest’importanza. Abbiamo cercato una soluzione e la proposta dell’associazione Civitas Laus è quella che ci ha convinto dal punto di vista qualitativo e quantitativo».

Il Museo potrà contare su un direttore-conservatore, l’archeologo e professore Gianluca Mete, ma anche su una rete di architetti, ingegneri, storici dell’arte, esperti di multimedialità applicata all’arte, come l’architetto Angelo Garioni, che si sta occupando della didattica multimediale. Per ora il museo sarà aperto ogni domenica e due sabati al mese, con ingresso gratuito fino a fine anno, mentre da gennaio scatterà il biglietto (intero a 3 euro, ridotto a 2 euro, con una serie importanti di esenzioni, in primis per tutti i residenti a Lodi Vecchio). In agenda, il potenziamento di tutti i canali di comunicazione, attività collaterali e convegni, attività di studio e variazioni nella collezione «perché la città negli anni ha restituito grandi ricchezze che meritano di essere valorizzate - spiega il direttore Mete - e perché il museo così continuerà ad essere vivo e nuovo agli occhi del visitatore». Soddisfazione per la convenzione - con una spesa annua di 8mila euro per il Comune, di cui 2 mila euro per gli sviluppi multimediali - anche dal sindaco di Lodi Vecchio Alberto Vitale. «I primi a soffrire di una fruibilità ridotta del museo siamo stati noi - ha detto Vitale - : le polemiche sulla scarsa apertura non mi sfiorano, ma confermano l’importanza di questo luogo nel Lodigiano. Questa convenzione è la risposta a chi malignamente ha voluto infierire. Io dico solo che non è stata data la stessa attenzione ad altri musei del territorio, ad oggi ancora chiusi». L’assessore alla cultura Daniele Fabiano ha poi ricordato la candidatura della città, per il recupero della colonna absidale dell’antica cattedrale di Santa Maria, al progetto Art Bonus, mentre Vitale ha annunciato anche uno studio su piazza Santa Maria per restituire alla piazza prestigio e importanza.

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