LODI VECCHIO Proteste per la “strage” di pioppi cipressini

Già tagliati i 37 alberi tra via Grandi e via Codazzi, l’assessore Guarise: «Ripristineremo il filare verso la provinciale 115»

Rossella Mungiello

L’arrivo di operai e motoseghe in via Grandi a Lodi Vecchio era stato annunciato e motivato. Il taglio però non è passato inosservato e ha suscitato più di una reazione in città. Fa discutere il piano di abbattimenti, per ragioni di sicurezza, degli esemplari di pioppi cipressini di via Grandi a Lodi Vecchio. Complessivamente sono 37 gli alberi destinati a essere tagliati in città perché a rischio tra via Grandi e via Codazzi, sull’area destinata ad accogliere la nuova caserma dell’Arma dei carabinieri. Tutti giudicati a rischio, su una scala di diversi di livelli di intensità. Le operazioni sono iniziate martedì in via Grandi e ieri erano già stati abbattuti tutti.

«La decisione è stata presa dopo aver affidato l’incarico per una valutazione di rischio a un agronomo - spiega l’assessore all’ambiente Daniela Guarise - : i risultati non lasciavano spazio per scelte differenti, perché gli alberi erano estremamente pericolosi e non potevamo attendere ancora per intervenire. Nel filare di via Grandi, così come in quello di via Codazzi, più della metà degli esemplari è stata classificata come a rischio elevato e il restante a rischio alto, con l’aggravante di essere zone ad alta frequentazione, per la vicinanza con la strada provinciale e la presenza di edifici molto prossimi al filare. Chi amministra deve esercitare la responsabilità di tutelare la sicurezza dei cittadini, anche a costo di decisioni dolorose o impopolari». L’assessore sottolinea che «non è nell’interesse di nessuno deturpare senza motivo il paesaggio o diminuire il verde», ma anche che lungo la vicina ciclabile sono stati già messi a dimora 60 nuovi carpini. «Per il filare di via Grandi - aggiunge Guarise - è già pronto un piano di ripiantumazioni che, tenendo conto delle normative provinciali, restituirà una quinta colorata alla Sp 115, fornendo una barriera antismog che, al tempo stesso, offrirà rifugio a insetti e uccelli». Anche per via Codazzi, nel contesto dei lavori di realizzazione della nuova caserma, «lo spazio verde verrà riqualificato, effettuando manutenzione sulle alberature esistenti e piantumando nuove essenze negli spazi disponibili»

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