LODI VECCHIO Battaglia legale sulla costruzione della nuova casa di riposo

I proprietari di Cascina San Lucio presentano ricorso contro l’amministrazione del sindaco Felissari

Finisce nelle aule del Tar della Lombardia il ricorso contestativo che frena le progettazioni di costruzione di una nuova Rsa a Lodi Vecchio.

Depositato dai proprietari della Cascina San Lucio, area confinante con quella dove da progettazioni dovrebbe sorgere l’opera da 240 posti letto, frutto di una iniziativa dei privati Carron Spa e Codess Sociale, il ricorso riguarda l’ente di Lodi Vecchio, il gruppo Carron e la Società Vecchia Astesana, proprietaria dell’area interessata.

«Il ricorso è stato depositato al Tar il 22 di febbraio - spiega il sindaco Lino Osvaldo Felissari -. Ora inizierà l’iter formale per capire se e quando verrà fissata l’udienza. All’interno del ricorso si chiede la revoca delle delibere del consiglio e della giunta comunale con cui avevamo conferito il permesso di costruire, poi rilasciato dagli uffici. Dopo mesi di istruttoria, non mi risulta, ad oggi, che sia stata richiesta alcuna sospensiva dei nostri atti: noi ovviamente andremo avanti a tutelare gli atti assunti in consiglio ed in giunta».

Di fatto, quindi, i titolari della Cascina San Lucio hanno deciso di opporsi al progetto della Rsa.

Come già spiegato dal sindaco Felissari, il ricorso verte su tre motivazioni: «L’intervento viene considerato invasivo rispetto al contesto agricolo tipico della cascina del Lodigiano. Inoltre, non viene ravvisato nelle finalità dell’intervento l’interesse pubblico della struttura. Infine, vengono evidenziate una serie di obiezioni diffuse e puntuali sulle modalità con cui il provvedimento è stato notificato».

Ora, conclude il sindaco Felissari, l’iter si prospetta lungo: «Noi comunque difenderemo le buoni ragioni e gli interessi della comunità, le quali vertono sulla realizzazione di questa importante opera».

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