Lodi, oggi l’ultimo saluto per Anastasia

La salma dell’infermiera trentenne è stata sottoposta ad autopsia, all’ospedale di Bergamo. La donna, a lungo a Santa Chiara, era stata travolta sulla Paullese

È stata una gravissima lesione alla testa a non darle scampo. Questa mattina 29 giugno, presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, è stata eseguita l’autopsia su Anastasia Anishchenko, l’infermiera di 30 anni che è morta a una settimana dall’incidente stradale avvenuto nella prima mattinata del 20 giugno scorso sulla Paullese, a Monte Cremasco, mentre stava andando al lavoro al pronto soccorso di Crema.

Il suo ultimo gesto d’amore è stata la donazione degli organi. L’infermiera di origini ucraine aveva vissuto a lungo a Sant’Angelo e ora abitava a Boffalora.

Aveva lavorato nella casa di riposo Santa Chiara di Lodi dall’1 dicembre 2017 fino al 13 marzo 2021, prima di trasferirsi all’ospedale di Crema.

La sua auto si era fermata sulla Paullese, nel tratto a quattro corsie, probabilmente per un guasto, quando alle sue spalle era sopraggiunto un 47enne che a tutta velocità l’aveva scaraventata contro una barriera di cemento, mandandola subito in coma.

Dopo l’esame disposto dalla Procura di Cremona, la benedizione della salma, alla presenza dei parenti e di alcuni colleghi e amici.

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