Lo spacciatore ucciso: i due amici condannati a 16 e 12 anni

Sedici anni per Cristian Dalcerri, che secondo l’accusa aveva portato il fucile e premuto il grilletto, e dodici per Simone Ganna, che aveva accompagnato l’amico in auto fino alla zona di spaccio tra Zibido al Lambro e Vidigulfo in cui si era consumato l’omicidio. Sono le condanne per rito abbreviato pronunciate dal gup di Pavia Fabio Lambertucci per i due 23enni che, all’esito delle indagini dei carabinieri di Pavia, sono accusati di aver concorso a uccidere uno spacciatore marocchino, Said Omari, 40 anni, e di aver ferito, per fortuna per soli 15 giorni di prognosi, un altro nordafricano, A.C., all’epoca 34 anni.

Dalcerri di San Colombano, che non aveva neppure un precedente di polizia, e Ganna di Chignolo Po, già noto alle forze dell’ordine ma incensurato, erano amici che spesso si ritrovavano nel parco del casello di San Colombano a passare le serate. Cosa li abbia presi, nel pomeriggio del 4 maggio del 2015, rimane difficile da capire: secondo gli inquirenti, il giovane banino avrebbe preso con sé uno dei sei fucili da caccia del padre e si sarebbe fatto accompagnare dall’amico di Chignolo, che si era fatto prestare l’utilitaria di colore rosso del nonno. Un’auto piuttosto rara che aveva subito dato una pista ai nucleo investigativo pavese. Non trapela se i due avanzassero qualche rivendicazione nei confronti del marocchino o se semplicemente ci sia stata una discussione e Dalcerri, avendo il fucile a portata di mano, abbia sparato. Fatto sta che non gli sono state riconosciute le attenuanti generiche, che invece per Ganna sono significate quattro anni in meno da scontare.

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