L’ingresso di don Raimondi a Sant’Angelo: «Voi sarete la mia famiglia»

Sabato in basilica tanti applausi e una calorosa accoglienza della comunità per il sacerdote

L’abbraccio di un’intera città nell’accogliere il suo nuovo parroco. C’era chi si è emozionato e non è riuscito a trattenere le lacrime, mentre altri, in attesa di vederlo spuntare da piazza Caduti, ricordavano don Enzo Raimondi quando ancora seminarista all’oratorio San Luigi si era subito inserito nella comunità.

È arrivato poco dopo le 16.15 di sabato ricevendo il caloroso applauso dei santangiolini, dei malerini (parrocchia di provenienza) e degli ospiti della casa di riposo Santa Cabrini don Raimondi: tanto atteso dopo la nomina dello scorso 17 luglio, il nuovo parroco di Sant’Angelo ha voluto iniziare il suo cammino in città da via Cogozzo per raggiungere la basilica, con tappa alla casa natale della santa patrona. Arrivo alla residenza socio assistenziale con saluto anche dei sacerdoti ospiti, prima di intraprendere il cammino sino alla basilica accompagnato da corpo bandistico Santa Cecilia, Scout e tante famiglie, mentre altri fedeli lo hanno atteso sul sagrato insieme al commissario straordinario Attilio Carnabuci e ai sindaci di Maleo e Castelgerundo Dante Sguazzi e Daniele Saltarelli.

«Partire dalla residenza Santa Cabrini è un segno di sensibilità pastorale che ho apprezzato, così come quello di fermarsi alla casa natale» ha osservato il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti, esortando tutti a riportare i santangiolini «alla tavola del Signore, alla Messa domenicale». Monsignor Malvestiti ha presentato e benedetto il parroco e la comunità, ringraziando cordialmente monsignor Ermanno Livraghi. «Questa è una giornata da ricordare - ha commentato il commissario Carnabuci - quando c’è un nuovo arrivo ci sono molte attese, ma non dimentichiamoci che è anche una giornata di festa per una comunità che è pronta a dare il suo contributo nelle problematiche da risolvere» .

Visibilmente emozionato invece sia all’arrivo sul sagrato che durante la prima omelia da parroco di Sant’Angelo, don Raimondi è stato omaggiato dalla comunità pastorale al termine della celebrazione. «Sant’Angelo deve trovare al più presto stabilità amministrativa mettendo al centro il bene della città. Sono aperto ad un confronto anche con gli attuali amministratori, perché non sarò un prete da sacrestia ma farò di tutto per far sì che Sant’Angelo sia un posto bello dove stare», ha ricordato prima dell’omelia, durante la quale ha spiegato come «di una cosa sono già certo, amerò questa comunità, voi siete la mia famiglia e vi chiedo di farmi posto nei vostri cuori».

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