L’INCHIESTA Decine di macchine a tutte le ore, il market della droga tra San Colombano e Graffignana non si ferma mai

Dopo numerosi appostamenti i nostri cronisti raccontano il ricco business dello spaccio in collina

Un’auto arriva da Miradolo Terme, gira a destra alla Madonna dei Ronchi verso la Petrarca, entra nel parcheggio e fa inversione a U, ritornando sui suoi passi. Un uomo esce improvvisamente da una stradina, l’auto si ferma. È un attimo, si passano qualcosa dal finestrino, l’auto riparte verso Miradolo da dove era arrivata, l’uomo riscompare nella stradina dietro la vegetazione. Il tempo di un fiato, e in lontananza da Graffignana arriva un’auto, rallenta nello stesso punto, ecco l’uomo, lo scambio dal finestrino, poi l’uomo scompare, l’auto riparte verso Miradolo. Nemmeno un minuto, ne arriva una terza da Graffignana, stessa scena. In 20-30 minuti se ne contano 8-10. È un venerdì pomeriggio di novembre, ore 17 circa, al primo imbrunire.

Riproviamo a inizio dicembre, di giovedì, stesso orario. In mezzora, altre 7-8 vetture che rifanno la stessa scena, ma non nello stesso punto, poco più avanti, verso Miradolo. E il sabato successivo, alle 12 circa, 5-6 auto che rifanno lo stesso gioco, ma questa volta il punto di consegna è nel tratto di strada tra la Madonne dei Ronchi e la Petrarca. C’erano già stati due appostamenti, a inizio novembre: un venerdì a mezzogiorno, e il punto di consegna era più in basso rispetto alla collina, sulla strada per Graffignana, e un’altra volta a metà mattina sulla strada per Inverno e Monteleone, a Ca’ de Ladri. Sempre identico il risultato: in mezzora, 6, 8 o 10 consegne.

È il supermercato della droga in collina, che non si ferma mai, sabato e domenica compreso. Cambiano le “casse”, i punti di spaccio, su un asse stradale di circa 2 chilometri di strada collinare: l’incrocio tra via dei Boschi e via dei Chiavaroli, il parcheggio della Visola, e poi vicino alla Madonna dei Ronchi e da lì verso Cascina Cortesa e le due discese per Miradolo, quella per la fontana dei poveri e quella per le Terme. Dall’altra parte, poi, verso Graffignana, a metà discesa, e poi nella strada per Inverno e Monteleone, in zona Ca’ de Ladri.

Resiste, ma è molto meno trafficata, l’altra area storica di spaccio in collina, quella del “cartello 30” sulla doppia curva tra San Colombano e Miradolo, nella sterrata per la Madonna del Latte di Miradolo, anche qui con tre o quattro punti di spaccio almeno.

Nessuno visibile a occhio nudo: passando, non si nota nulla. Ma chi attraversa la collina tutti i giorni per lavoro, incontri di questo tipo ne ha fatti diversi, auto che si fermano all’improvviso ne ha viste parecchie. E basta prendersi la briga di starsene fermi in silenzio in punti nascosti a ridosso di quelli, e in certi orari il flusso è continuo. È un supermercato che non chiude mai, festivi compresi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA