«Le barriere ostacolano le ambulanze»

Anche il centro commerciale Bennet di Pieve Fissiraga è “vietato” alle ambulanze. Dopo il caso scoppiato a San Giuliano Milanese, precisamente al nuovo centro Esselunga sulla via Emilia, i volontari della Croce rossa di Lodi denunciano che anche a Pieve ci sono barriere all’ingresso del parcheggio, dell’altezza di due metri e dieci centimetri, che impediscono l’accesso ai mezzi di soccorso, sia del “118” che dei vigili del fuoco. «Ce ne siamo resi conto due settimane fa, quando ci hanno chiamato per soccorrere una persona che si era sentita male - spiega uno storico volontario della Croce rossa di Lodi -. Quando siamo arrivati abbiamo trovato quei pannelli e abbiamo cercato un altro passaggio, ma ogni ingresso del parcheggio era bloccato. Così ci siamo fermati e con la barella siamo andati a piedi fino al centro». Per fortuna in quel caso non si trattava di un malore grave e così tutto si è risolto per il meglio. Ma comunque questa “procedura” fa perdere minuti preziosi.

La Croce bianca di Sant’Angelo si è confrontata con la direzione del Bennet e ha trovato una soluzione: ora le ambulanze si dirigono verso gli ingressi “secondari”, che si trovano sul retro e vicino al cinema. «Abbiamo trovato un accordo per far avere un rapido accesso alle ambulanze ai due ingressi - fa sapere un responsabile del centro commerciale -, e per ogni emergenza un addetto del personale esce ad accogliere i mezzi di soccorso e indicare loro la strada. Se c’è un’emergenza, comunque, si possono rimuovere visto che sono pannelli mobili agganciati a catene». Questa soluzione però non soddisfa a pieno Cristiano Rozza, capo del servizio trasporto del comitato provinciale della Croce Rossa, perché lascia “scoperti” i due ingressi principali e il parcheggio. «Il problema è che non si riesce ad accedere alle due aree principali degli utenti, se non passando dall’ingresso alle spalle del centro, e l’unica alternativa è proseguire a piedi. Una vera e propria protesta al momento non c’è stata». E aggiunge: «Durante il giorno si può chiedere l’intervento della sorveglianza per far aprire i passaggi, ma a me è capitato di fare un intervento alle sei di mattina e a quell’ora non c’era nessuno a cui chiedere. Spero che non si aspetti qualche evento grave prima di fare qualcosa».

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