L’anziana investita lotta per la vita

L’automobilista si dice innocente: si cercano testimoni

Sono ancora molto gravi le condizioni dell’anziana investita martedì mattina sulle strisce pedonali in via Cavour, nei pressi della chiesa di San Rocco a Sant’Angelo. Ieri mattina i medici dell’ospedale San Raffaele di Milano hanno confermato la prognosi riservata, per una emorragia cerebrale molto estesa scoperta grazie alla tac al pronto soccorso di Lodi. La donna G.P. di 83 anni, si trova ricoverata in neurochirurgia. Per il momento i medici mantengono il più stretto riserbo e prima di dare comunicazioni più precise sulle condizioni della signora aspettano che il quadro clinico si definisca del tutto.

Intanto proseguono le indagini della polizia locale per chiarire la dinamica dell’incidente, avvenuto alle 7.30 di mattina. Il conducente dell’auto investitrice, il 60enne B.G., panettiere a Sant’Angelo, ha detto che sulla corsia di marcia opposta alla sua, quella in direzione periferia, era parcheggiato un camion e che la donna è “sbucata” all’improvviso da quel camion: lui l’avrebbe visto solo all’ultimo momento, anche a causa della pioggia e della poca visibilità, e non avrebbe potuto fare nulla per evitarla. Ma all’arrivo della polizia locale, pochi minuti più tardi, di quel camion non c’era più traccia e al momento non è ancora stato trovato nessuno che sia in grado di confermare la sua versione. Gli agenti stanno cercando i testimoni per chiarire meglio come siano andati i fatti.

Il veicolo, una Renault Kangoo, in ogni caso non ha riportato gravi danni: sembra anzi che nell’impatto abbia riportato solo una piccola ammaccatura e nulla di più, tanto che non è stato necessario farlo portare via con un carro attrezzi. I vigili l’hanno posto sotto sequestro, in attesa di capire meglio le condizioni della donna, ma l’hanno comunque lasciato nella disponibilità del proprietario. Nel frattempo è stata fatta la segnalazione alla procura di Lodi, che sta valutando di quali reati accusare il 60enne.

La signora investita abita in via Barasa, non lontano dal luogo dell’investimento. Martedì mattina, come ogni giorno, era andata alla Messa delle 7 nella chiesa di San Rocco e poi si era diretta verso casa. Vive sola, non è sposata e sembra che i suoi unici familiari in città siano alcuni nipoti, che ieri però non è stato possibile rintracciare.

Le sue condizioni restano quindi molto critiche, al momento del ricovero aveva una emorragia cerebrale e varie fratture agli arti e alle costole. La prognosi al momento resta riservata. La speranza di tutto il quartiere è che possa riprendersi il più presto possibile.

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