LA STORIA Quarant’anni da volontario: a Sant’Angelo i vigili del fuoco salutano Paolo Barbin

Da carabiniere aveva imparato l’altruismo e non è più riuscito a farne a meno, è stato capo distaccamento

Quarant’anni di servizio, dieci da capo distaccamento, quindici da capo squadra e un ultimo gattino salvato a poche ore dal termine dell’ultimo turno di servizio. Si è chiusa domenica a Sant’Angelo la carriera dello storico vigile del fuoco volontario Paolo Barbin. Figura conosciutissima in città, dove è nato, cresciuto e ha messo su famiglia, Barbin lunedì ha compiuto 61 anni raggiungendo quindi il limite di anzianità per i vigili del fuoco volontari. Distaccamento che ha voluto salutarlo con un momento tutto per lui, con uno striscione, gli amici e tutti i vigili del fuoco santangiolini in divisa a tributargli il giusto omaggio. Un’attività con i vigili del fuoco iniziata nel lontano 1983, quando il distaccamento di Sant’Angelo contava nemmeno venti volontari e le dotazioni a livello di indumenti erano del tutto diverse a ora, con i giubbotti migliori che toccavano ai primi arrivati sul posto. «Avevo fatto il carabiniere ausiliario in Liguria, nella zona di Chiavari – racconta -. Poi nel 1982 avevo iniziato a viaggiare tutti i giorni per lavoro verso Milano e lì ho conosciuto Claudio Rustioni che mi aveva detto che avevano bisogno di volontari e quindi di farmi avanti». Barbin si è quindi presentato in distaccamento e si è avvicinato al mondo dei vigili del fuoco senza più lasciarlo. «La nomina ufficiale mi è arrivata nel 1984, i tempi erano lunghi a quel tempo – aggiunge -. Ricordo ancora benissimo il primo intervento, un incendio di sterpaglie in collina. Chiudo invece con qualcosa di sicuramente più semplice come il salvataggio di un gatto (in via dei Platani, ndr)». Quaranta lunghi anni di servizio, «in cui è cambiato tantissimo – prosegue -. Ricordo che arrivato eravamo in quindici con sei giacconi, una delle prime uscite che avevo fatto era per andarne a comprare di nuovi. Nel 2008 dopo aver concluso il percorso specifico sono diventato capo squadra, ruolo che ho coperto fino a domenica, ma nello stesso anno sono diventato anche capo distaccamento per due mandati consecutivi, passando il testimone a Stefano Nazzari nel 2018. Sono passati tanti anni ma il mio motto è stato sempre quello, “fai del bene e dimenticatene”». Già pronto però il prossimo impegno. «Mi ha chiamato Ezio Negri (presidente della sezione di Lodi dell’associazione nazionale vigili del fuoco in congedo, ndr) e mi ha detto di riposarmi e poi di entrare a far parte del loro gruppo» conclude sorridendo Barbin.

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